Finalmente l’Italia si è accorta di Madame (ad Assago Forum)

Il debutto al Mediolanum Forum dell’artista vicentina – ormai più cantautrice che rapper – è stato uno spettacolo a 360 gradi

C’è al momento, in Italia, un altro artista come Madame? Esiste un’altra ragazza in grado di esordire in età liceale, farsi strada in un mondo in prevalenza maschile – quello del rap – e capovolgerlo con la propria visuale brutalmente femminile e introspettiva, diventare la più giovane vincitrice di una Targa Tenco (anzi, due) e pubblicare, nel biennio a seguire, due dischi di altissimo livello con estrema nonchalance?

Una risposta, mi dico all’uscita della metro di Assago, ancora non ce l’ho — ma a giudicare dall’orda di persone dirette verso la mia stessa meta, pare che almeno quest’artista il BelPaese abbia imparato ad apprezzarla come si deve.

Un’ora prima dello show, la platea del Forum è strapiena, con un esercito di palloncini rossi e cuoriformi a popolare la prima metà del parterre. Non può che far alquanto piacere la prevalenza di ragazze e giovani donne (la prova lampante che, in un panorama musicale sovente machista, ci fosse da tempo bisogno di una ventata d’aria fresca), mentre fa alzare un sopracciglio la presenza non indifferente di famiglie con bambini: non tanto per i genitori – sebbene io non abbia ancora trovato un over 40 che su Madame non abbia detto “ew, cos’è è quella musica con l’autotune, ma come fa a piacerti” –, quanto per i figli, dacché i testi di Francesca Calearo non sono noti per essere a bollino verde.

madame assago forum
Foto di Aurora Sabato (tutti i diritti riservati)

Vabbè, penso, guarda quanti cuoricini, alla fine noi siamo qui per emozionarci, quand’ecco che Madame sale sul palco vestita da mistress con due persone al guinzaglio, facendo concludere a me che questo concerto sarà really something e agli sprovveduti genitori che forse portarsi dietro i pargoli non è poi stata un’ottima idea.

“Ma lo sapete a che concerto siete venuti?” Chiede l’artista stessa nel constatare la quantità abnorme di under 14, prima di attaccare Pensavo a… – Skit, una lista di fantasie sessuali rappate con adorabili cartoni porno a fare da scenografia. La bambina in età prescolare a fianco a me fissa il maxischermo inebetita, mentre il padre è impegnato a filmare l’intero concerto sui social.

Ah, l’amore.

Ad ogni modo, salvo per un paio di pezzi (“ho fatto cantare a un palazzetto una canzone che si chiama Clito”), la sezione a luci rosse del live è tutta qui, anche perché sarebbe quantomeno semplicistico ridurre i racconti amorosi di Madame al mero ambito sessuale. La lunga scaletta dello show ripercorre i passi salienti del secondo album seguendone la caratteristica narrazione — uno storytelling che si insinua fluido nell’animo umano, sviscerandone le paure e i desideri, le passioni e i dolori carnali, l’erotismo come esperienza extracorporea e la tendenza ultima al cielo, al trascendentale: “senti il corpo levitare” dice Madame in Avatar, mentre si libra in aria dal palco centrale del Forum.

Video della irriverente Pensavo a…, traccia di apertura del concerto

La sua evoluzione come performer è senz’altro notevole: se ai tempi del primo Sanremo ancora mostrava un po’ dell’esitazione e delle sbavature di chi è alle prime armi con i grandi palcoscenici, adesso, reduce da anni di tour in tutta la penisola, si appropria di ogni angolo di spazio a sua disposizione, si muove con un carisma magnetico, cambia tre palchi e tre outfit, pronuncia ogni sua singola parola con la massima convinzione. Conscia del miglior cantautorato italiano che ha fatto da sfondo ai suoi ultimi lavori, Madame racconta storie degli altri e poi le fa proprie; e quando la vedo sospendersi in aria e gridare ad Amore che “tu non esisti, ma io ti sento”, non posso fare a meno di percepire uno strano brivido percorrermi la schiena.

Una forte attenzione è data anche ai brani dell’album d’esordio, così come ai primissimi pezzi — degno di nota in tal senso il trio AnnaSciccherie17, anch’esso eseguito sul palchetto centrale, e a un’esibizione particolarmente potente di Voce, cantata da un terzo palco racchiuso in una colonna ledwall che proietta i visual di una tempesta. Non mancano neanche gli ospiti a sorpresa: dapprima Blanco per Tutti muoiono (incursione rapidissima, ma rigorosamente acclamata da un boato di ventordici decibel) e in seguito Fabri Fibra, che si esibisce nella sua Caos e nella funkeggiante Il mio amico.

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Foto di Aurora Sabato (tutti i diritti riservati)

Ma a rendere spettacolare questa data, oltre alle persone che vi hanno preso parte con un microfono in mano, vi sono anche tutti coloro che hanno contribuito a reggerne la struttura, portando il live a una fruizione più completa senza sovrastare la musica e le parole. C’è il corpo di ballo, emozionante nelle tante coreografie e splendido nei suoi mille abiti di scena; c’è la ballerina solista Giulia Stabile, che ha accompagnato dal palco centrale numerosi pezzi; c’è la fenomenale band (Luca Faraone alla chitarra, Emanuele Nazzaro al basso, Karme alle tastiere, Dalila Murano alla batteria ed Estremo alla consolle) che ha impreziosito ogni singolo brano della scaletta e intrattenuto negli intermezzi insieme ai giochi di luce di Jacopo Ricci; c’è Matilde, la migliore amica che Madame chiama sul palco per dedicarle la splendida Milagro, durante la quale è impossibile non commuoversi.

Si tratta, in definitiva, di una vera e propria festa, la celebrazione di un traguardo importante per un’artista giovanissima e talentuosa — anche i presenti, molti dei quali arrivati da lontano, sembrano vederla allo stesso modo. Un evento, più che un concerto qualunque; e quando Madame, sulla base di Tekno poké, ringrazia e invita sul palco chiunque abbia lavorato allo show, con i credits che scorrono sul maxischermo a mo’ di titoli di coda fra scroscianti applausi, non resta che concludere che sì, finalmente l’Italia si è accorta di Madame.

Ad maiora.

Video ufficiale di Quanto forte ti pensavo

Setlist

  • Istinto
  • Quanto forte ti pensavo
  • Tu mi hai capito
  • Donna vedi
  • Pensavo a… – Skit
  • Clito
  • Nimpha
  • Baby
  • Avatar
  • Anna
  • Sciccherie
  • 17
  • Madame – l’anima
  • Tutti muoiono (con Blanco)
  • Mami papi
  • Se non provo dolore
  • Respirare
  • Voce
  • Il bene nel male
  • Caos (con Fabri Fibra)
  • Il mio amico (con Fabri Fibra)
  • Milagro (a Matilde)
  • Aranciata
  • Marea
  • Tekno poké

Articolo di Alice Bagli (@about.a.daydreamer)

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