Aldilà della parola

Una quotidiana comunicazione con il mondo dei morti. Un dialogo aldilà del silenzio. O forse un soliloquio. O forse uno sproloquio…

12 maggio 2022

07:30 Giorno hopersoilconto della mia esistenza e il sole filtra attraverso la stanza. La primavera arriva anche per noi disillusi. La luce mi ha svegliata e mi ha trascinata via; ricordo solo che ero tra le braccia di Hypnos. Dicono che suo fratello sia Thanatos, il dio della morte. Volevo che Hypnos mi portasse da lui. Lui ti conosce. Lui può parlarmi di te.

08:15 Ma Thanatos non ha voluto vedermi e la luce mi ha strappata dall’accogliente Hypnos, padrone del sonno, per catapultarmi di nuovo alla vita. La veglia mi spaventa più dei due figli della notte. Entrambi sanno solo addormentarti, uno per poche ore, l’altro si dice per sempre. Ma quando dormo finalmente ti vedo per una frazione infinitesima di tempo, ed è in quel secondo, in quell’istante prima che il corpo acquisisca di nuovo coscienza di sé, che realizzo che anche questa volta rimarrai solo sogno, e mi preparo all’ingiustizia del quotidiano.

09:32 Lui mi ha baciata. Dice che mi ama. Con lui sto bene. Ma come glielo dico che credo di amarlo anche io, se la felicità ha la vita delle farfalle? Hypnos si muove al buio, ma Thanatos non ha scrupoli. Mentre ti chiude gli occhi è ancora pieno giorno, e già ti ha afferrato la mano.

10:27 Dicono che sono ingrata, non ho mai chiesto la loro compassione.

11:12 Non ricordo l’ultima volta che ti ho visto, ma ricordo il momento in cui ho capito che il mondo si era fermato. Voleva mostrarti rispetto. Un’anima buona, tutto sommato giovane, pagavi le tasse e salutavi per strada. Si era fermato il tuo cuore, ora si fermava la Terra. Quale atto di profonda magnanimità! Beffardo compianto. Poi tutto era tornato a muoversi, solo un pezzo del mio cuore era rimasto immobile. Non credo si muoverà più.

13:00 Ma sì, ma sì, si può uscirne, è giusto, lo voglio fare per te. Mi spiace per il disincanto. So che non l’avresti voluto. Ma capiscimi, mi perdo nella frenesia del giorno per non pensare che sto respirando. Ti giuro, vorrei essere riconoscente. Di cose belle ne ho. È questa la parte peggiore: conosco troppo bene la labilità del tutto. Non posso permettermi di darla per scontata di nuovo.

14:36 Mi sono immaginata una scena in cui scopro che mi tradisce e lo lascio. Ho addirittura provato appagamento nel pensarlo. Me ne vergogno. Forse avevo solo bisogno di dare forma a un altro scenario in cui le cose vanno male, perché si sa, a un certo punto devono andare male. Cosa mi hai lasciato? Il terrore di godere della vita, mi hai lasciato. Se poi scompare tutto all’improvviso? Come faccio, se poi scompare anche lui?

15:59 Forse il problema è che mi ancoro al passato. È nel presente che sei felice, no? No?

17:04 Gliel’ho detto: ti amo. Sei orgoglioso di me? Ma gli ho anche detto che poi tutto finisce. Lui dice che amore è sempre oggi, non esiste amore domani o amore dopodomani. Amore è oggi. Ha ragione. Il problema è che anche tu quel giorno eri oggi. E non sei sopravvissuto al calar del sole.

18:45 Mi detesto per questi pensieri. C’è qualcosa di più grande, si può sopravvivere a chi muore. Prima c’era vento. Ti ho detto basta, non mi scompigliare i capelli. Hai smesso subito. Mi sono sentita viva.

20:16 Gliel’ho detto di nuovo, ti amo. Era stupito, non se lo aspettava ancora. E stavolta non ho aggiunto nessun ma, nessun però. Se l’oggi è troppo grande, proverò a guardare l’ora. Ora lui c’è. Ora mi sta stringendo. Per tutti gli ora fino a stanotte potrò sentirmi ancora viva.

22:38 Tra poco andrò da Hypnos. Lui si addormenta sempre dopo di me. Ti prego, fa’ che domani si svegli. Fa’ che Thanatos lo risparmi stanotte. Cos’hai sentito quando è arrivato da te? Come un caldo abbraccio, un torpore di pace e silenzio? Secondo me Thanatos si traveste. Si camuffa nelle vesti d’Amore e ti allunga la mano. Che dolce senso di felicità deve essere, irresistibile. Sennò non si spiega, non te ne saresti andato. Vile ingannatore! Almeno che lassù sia piena la gioia. Qui c’è rimasto un postumo di tristezza che s’ostina a non passare.

23:44 Sta arrivando Hypnos. Lo implorerò che mi traghetti da te anche stanotte.

07:29:59 Sempre torni.

Foto di copertina: Ales Krivec, Unsplash

avatar

Dinamica ed insaziabile, sempre in ricerca. Solamente un puntino di fronte alla vastità del tutto, perdutamente innamorata delle infinite possibilità e delle contraddizioni in quest'assurda commedia dell'esistere.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.