Le elezioni in Germania

L’importanza delle elezioni in Germania

Come funzionano le elezioni in Germania? Sono davvero così importanti?

1.     Introduzione

Il 26 Settembre ci saranno le elezioni in Germania. Per la prima volta, dopo anni, tra i candidati non ci sarà l’attuale Cancelliere la Merkel, da un punto di vista politico il risultato non è per nulla scontato. Il centro destra potrebbe lasciare spazio al centro sinistra e la forza di estrema destra potrebbe avere un consenso consistente.

Perché parlare di elezioni in Germania? Si tratta di uno dei paesi più influenti al mondo, nonché a livello europeo. L’andamento di questo paese influenza grandemente la politica e il mercato globale. A maggior ragione è utile sapere quale potrebbe essere il futuro assetto governativo tedesco in quanto noi come Italia ne siamo indirettamente coinvolti, sia per questioni economiche che politiche.

La Germania probabilmente è il paese più importante nello scacchiere dell’Unione Europea, e sappiamo, soprattutto dopo l’esperienza degli ultimi anni, di quanto una U.E in salute si fondamentale per i singoli stati che ne fanno parte.

2.     Forma di governo in Germania

La Germania è una Repubblica parlamentare federale. Gli stati federati sono 16, ognuno con ampia libertà, autonomia e con una propria Costituzione. Il Capo del Governo è il Cancelliere, poi vi è il Presidente della Repubblica (il Capo di Stato) che ha delle funzioni di rappresentanza. Il Cancelliere tedesco viene eletto a maggioranza dal Bundestag (di cui parleremo in seguito), su proposta del Presidente della Repubblica. Una delle caratteristiche peculiari della Germania è la sfiducia costruttiva, infatti il Cancelliere può essere sfiduciato solo se elegge un successore, a maggioranza, cosa molto diversa da quanto avviene in Italia.

Il Bundestag

Il Bundestag è il Parlamento federale della Germania, composto in teoria da 598 membri, ma in realtà, come vedremo, questo numero è variabile per via della legge elettorale e del sistema proporzionale di ripartizione dei seggi. Ogni legislatura ha una durata di 4 anni, un anno in meno rispetto a quella italiana. Le principali funzioni di questa camera sono innanzitutto quella di elezione del Cancelliere, come abbiamo detto; ha il potere legislativo quindi approva le leggi, svolge poi delle funzioni di controllo del governo e della sua politica.

Bundestag Foto di PixLord da Pixabay

Bundesrat

Affianco al Bundestag vi è poi il Bundesrat, questa seconda camera rende la Germania una sorta di Repubblica parlamentare federale con bicameralismo imperfetto. Infatti, mentre in Italia le camere svolgono le medesime funzioni, in Germania, il Bundesrat è l’organo in cui i singoli Lander tedeschi possono partecipare all’amministrazione dello stato e al procedimento legislativo. È composto dai delegati dei Lander per un totale di 69 membri, ogni Lander può avere tra i 3 e i 6 delegati in base al numero di abitanti. A differenza del Bundestag, il Bundesrat non ha periodi di legislatura predefiniti, ma la sua composizione dipende dai singoli Lander che a loro volta hanno delle proprie elezioni. È importante sottolineare come questa camera non partecipa alla votazione di fiducia del Cancelliere. Per quanto riguarda la partecipazione al procedimento legislativo, prende sempre parte alle leggi di revisione costituzionale, ha inoltre potere di iniziativa legislativa, la legge tedesca prevede solo che alcune leggi interessino anche il Bundesrat nel procedimento legislativo e la cui votazione diventa fondamentale per l’approvazione, mentre altre no, quindi è la stessa legge ad individuare quali sono le materie per cui può essere approvata anche senza il consenso del Bundesrat.

Bundestag Foto di Pexels da Pixabay
3.     Il sistema elettorale

Le elezioni tedesche determinano l’assegnazione dei seggi al Bundestag, ossia la camera bassa del Parlamento. Nel Bundesrat, invece, i componenti vengono direttamente designati dai singoli lander, i governi federati.

La legge elettorale possiamo definirla quasi pura, le forze politiche vengono designate in un sistema proporzionale a livello nazionale, di conseguenza se un partito ottiene il 10% dei voti, avrà anche il 10% dei seggi, ma vi è una correzione delle percentuali perché esiste una soglia di sbarramento fissata al 5%, quindi tutti i partiti che non raggiungeranno tale numero saranno automaticamente esclusi.

Una caratteristica peculiare della legge elettorale tedesca è la possibilità di votare anche per un candidato in un collegio uninominale. Per questo ci sono due schede per l’elettore, la prima volta a votare il singolo candidato all’interno del collegio, ne esistono 299, in un sistema maggioritario, chi arriva primo viene eletto, mentre la seconda scheda serve per votare la lista candidata, la percentuale che deriverà da questa votazione sarà la stessa percentuale di seggi che quella lista avrà in parlamento. Coloro che vincono nel collegio uninominale vengono sicuramente eletti, a loro si aggiungono tanti parlamentari quanti ne servono per poter raggiungere la percentuale derivante dal risultato della seconda scheda. Se dal collegio uninominale la forza politica X ottiene il 10% e nella seconda scheda il 20%, il partito X avrà in parlamento il 10% degli eletti dal collegio uninominale, più il 10% per arrivare alla quota del 20% cosi come indicato dagli elettori nella seconda scheda. Questo sistema elettorale fa si che non ci sia sempre un numero fisso nel Bundestag, ma che sia composto, per ogni legislatura da un numero variabile di membri, per permettere a tutti coloro che hanno superato lo sbarramento, di avere l’esatta percentuale dei seggi dei voti ottenuti.

4.     L’assetto politico tedesco

Abbiamo già detto che queste saranno le prime elezioni senza Angela Merkel dopo 16 anni di cancellierato, il suo partito, quello del centro destra, la CDU, secondo i sondaggi è attualmente il secondo partito. In testa infatti ci sarebbero i socialdemocratici guidati da Olaf Scholz nel partito SPD, è tra tutti i candidati il favorito alle elezioni in quanto attualmente ricopre la carica di Vicecancelliere e di ministro delle finanze, si perché anche se di schieramenti opposti, la CDU e SPD hanno in passato dovuto trovare un’alleanza nella cosiddetta Grosse Koalition, questo proprio per il fatto che essendoci un sistema proporzionale in Germania è molto difficile che un singolo partito riesca a governare da solo. In realtà nonostante gli schieramenti siano distinti, proprio per il fatto che governano assieme da diversi anni, i loro programmi elettorali sono molto simili e si pongono entrambi l’obiettivo di dare una continuità con il passato. Stando però ai sondaggi nemmeno l’alleanza di CDU e SPD garantirebbero una maggioranza in parlamento, è possibile quindi che possa entrare in accordo un terzo partito, probabilmente il centristi liberali di FDP o i Verdi.

Angela Merkel Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Da tenere attenzionata c’è anche la forza di estrema destra AfD e di estrema sinistra di Linke, due forze che difficilmente potrebbero entrare in una compagine governativa. Questi sono tutti i partiti che stando ai sondaggi riuscirebbero a superare la soglia di sbarramento. Fondamentalmente le elezioni serviranno a designare il Cancelliere e le forze all’interno del governo, la partita si gioca per ogni singolo partito politico per avere un peso all’interno della maggioranza

5.     Possibile modello europeo?

Molto spesso il sistema elettorale tedesco è indicato come modello perché sarebbe molto democratico, un proporzionale quasi puro, come abbiamo spiegato. Se questo può essere vero, ed effettivamente esistono alcune idee interessanti, come la soglia di sbarramento molto alta, questo perché eliminerebbe molte forze politiche di poco peso e poco rappresentative dal Parlamento, obbligherebbe alcuni partiti a trovare accordi prima di presentarsi alle elezioni e favorirebbe la costituzione di liste unite che potrebbero presentarsi frammentate alla tornata elettorale, portandole al dialogo politico. Bisogna sottolineare che la Germania ha una forma di governo sì bicamerale, ma imperfetto e oltre a questo si tratta di uno Stato federale, diverso da uno Stato regionale come l’Italia. I singoli Lander tedeschi sono dei veri e propri stati con loro costituzioni, leggi ed esigenze. Di conseguenza o si deve stravolgere la Costituzione di uno Stato nazionale, oppure appare poco idonea l’adozione di una legge elettorale altrui per cercare di ottenere qualcosa a livello nostrano.

Ciò che è certo è che le leggi elettorali sono fondamentali per uno Stato. Influenzano l’assetto politico di uno Stato, nonché la sua stessa politica, a volte obbligando partiti diversi a coalizzarsi per escludere fasce estremamente diverse, oppure a frammentarsi qualora ne abbiano la possibilità in un sistema elettorale senza sbarramenti, ecc.

Quello che a mio avviso deve essere evitato è di tentare di modificare l’assetto costituzionale, la forma di governo di uno Stato, utilizzando una legge elettorale, magari con premi di maggioranza, liste bloccate, frammentazione delle camere ecc, questo perché se si decide di voler modificare le proprie istituzioni lo si deve fare attraverso una riforma costituzionale e non con una legge elettorale adattata a livello nostrano.

In copertina Foto di Pexels da Pixabay

Sono nato a Brescia nel 1994. Laureato in Giurisprudenza, lavoro in banca, pratico Muay Thai, mi interesso di criminologia, diritto, economia, storia e cinema. Scrivo per diletto, per passione e offrire un punto di vista personale rispetto a quello che ci circonda.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.