Selton: Benvenuti in tour (e bentornati)

Selton

“Brazilian threesome” italiano d’adozione, i Selton tornano in tour. Tra le prime date per il nuovo album, li abbiamo ascoltati all’Anfiteatro del Venda.

Per celebrare la tanto attesa ripresa degli eventi musicali dal vivo, la redazione di Cogito et Volo si impegna a condividere con i lettori le emozioni dei suoi Nuovi Primi Concerti, tra le necessarie misure di sicurezza e la grande gioia del cantare di nuovo tutti insieme. Puoi trovare Qui tutti gli articoli di questa rubrica.

Banana à milanesa

Barcellona, Spagna. Quattro amici di Porto Alegre (Brasile) avviano un progetto musicale suonando cover dei Beatles ma il loro successo partirà da Milano. Un mix linguistico e culturale che fin dagli esordi caratterizza la musica dei Selton, divenendone tratto distintivo. Dopo alcuni album con brani iconici, tra cui Piccola Sbronza e Voglia di Infinito, nel 2017 pubblicano Manifesto Tropicale, sintesi e – è il caso di dirlo – manifesto della loro musica. Ritmi di samba con sonorità indie accompagnano testi poliglotti dalla poetica ironica e romantica.

Il nuovo album Benvenuti mantiene tutte le caratteristiche del gruppo. Giochi di parole si alternano a intermezzi musicali che fanno ballare come un air dancer. Fin dal primo ascolto risaltano i featuring, con artisti come Margherita Vicario e Willie Peyote, oltre allo standard jazz Estate. Ma i toni allegri non devono nascondere il tema cardine del disco: Benvenuti! Un inno all’inclusività, all’empatia, alla diversità. Inno a un amore sempre più rivendicato, nonostante dovrebbe essere un semplice gesto di umanità.

La casa è una e se ci organizziamo bene tutti facciamo l’amore.

Benvenuti

Questa luna piena la offro io

Affacciati dai Colli Euganei, una rossa luna piena sorge all’orizzonte sulle note di Sigaretta in mano a Dio. Una coincidenza che sa quasi da programmato (“Per fortuna ve ne siete accorti, è stata una faticaccia portarla fin qua da Milano!”) riassume l’atmosfera della serata. L’Anfiteatro del Venda si adatta perfettamente alle sonorità dei Selton. Un teatro naturale, immerso nel verde, in cui la vista spazia dallo spettacolo in corso, dai vigneti, giù giù fino al lontano Adriatico. Luci soffuse cingono la scena e il silenzio lascia lo spazio alla musica.

Asciugamani a terra a mo’ di scampagnata, il clima dell’intera serata ha il sapore di una festa tra amici, includendo improvvisazioni e coinvolgimento del pubblico. Un tavolino da bar e una birra fresca hanno fatto da semplice scenografia per un acustico “cosa volete che vi suoniamo”. In chiusura, l’impianto audio già spento non ha impedito un ulteriore fuori scaletta, con l’intero Venda che ha intonato i vecchi successi del gruppo.

In tempi bui, divertirsi può essere rivoluzionario.

Intermission: panorama

Voglia di infinito

Prime riaperture, primi concerti. Il ritorno agli spettacoli dal vivo è chiaramente una grande boccata di respiro. Tutto è ancora tenuto sotto controllo: biglietti digitali, posti a numero ridotto, distanziamento. L’Anfiteatro del Venda è stato un’ottima scelta, un ampio spazio all’aperto, punto di fuga dalle limitazioni che ormai diamo per implicite. Non c’è stato bisogno di particolari controlli, data l’ampiezza del luogo e il rispetto dei partecipanti, e una volta seduti, a spettacolo avviato, ci si è goduti il momento senza pensieri.

I cori, gli applausi, gruppi di amici che ballano sul posto. Aspetti che daremmo scontati a un concerto, ora sono ancor più attimi di gioia. Si uniscono, legati dalle note, al collage di ricordi che uno spettacolo musicale ci lascia, facendoci godere la bellezza di ciò che abbiamo. Perfino gli stessi Selton, come qualsiasi artista immagino avrebbe fatto, alla tradizionale pausa del “se non metti l’ultimo noi non ce ne andiamo”, hanno risposto: “Dovremmo far finta di andarcene per poi tornare a suonare ma è da più di un anno che siamo fermi. Ora siamo qui e suoniamo!”.

Selton: Benvenuti, anzi, Bentornati in tour!

E per tutti quelli che pensano che questo pezzo sia privo di contenuto: Pasolini Pasolini Pasolini Pasolini Pasolini Pasolini Pasolini Pasolini…

Pasolini

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(Copertina da seltonmusic.com)

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Antropologo nipponista. Fotografo mancato. Docente a tempo perso. Affascinato da ogni forma di alterità, offro il mio piccolo contributo per portare lo “studio dell’uomo” sullo schermo di tutti.

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