Il sesso al tempo dei nostri bisnonni

Ovvero, come si parlava e cosa si pensava della sessualità nell’Ottocento

Mentre aspettavo che mia sorella partorisse, nel reparto nascite di un ospedale della provincia milanese, ero alla ricerca di un modo per intrattenere le ore di attesa. 

Scorgo in un angolo un piccolo mobile adibito a libreria e nella sparuta raccolta di volumi, uno in particolare cattura la mia attenzione. Si tratta di un piccolo libro vecchio e ingiallito. Il titolo mi incuriosisce ancora di più, Piccola enciclopedia di igiene sessuale di un tale dott. Louis Seraine, pubblicato per la prima volta a metà Ottocento. Così, trovato il modo di passare il tempo nelle ore che mi separano dalla lieta notizia, mi immergo in uno spaccato di mondo molto lontano da noi, in cui vige una concezione di vita sessuale distante anni luce dalla nostra, a tal punto da essere divertente a tratti, ma anche da lasciare allibiti. A voi alcune “perle” del dott. Seraine.

Achille Devéria, Nouvel Album Érotique, Paris (1840)

Sviluppo e Pubertà

Giustamente, per Seraine lo sviluppo sessuale giunge nel periodo della pubertà e coincide con l’arrivo delle mestruazioni nelle femmine e con la comparsa delle polluzioni nei maschi, ma ci sono diversi fattori che – a detta del dottore – possono influenzare il momento dello sviluppo. Tra questi l’alimentazione: i vegetariani sarebbero più tardivi rispetto a chi mangia carne e pesce; il clima e le stagioni: le temperature calde sarebbero favorevoli all’avvio sessuale; lo stile di vita: i sedentari svilupperebbero prima degli agricoltori; infine la razza: in base a studi non precisati, Seraine individua negli Etiopi il più alto grado di sviluppo.

Lo studioso suggerisce alle fanciulle di evitare le grandi emozioni, gli spaventi e soprattutto l’umidità e gli sbalzi di temperatura durante il ciclo mestruale. A suo dire, infatti, una volta «due giovanette di buona famiglia, soltanto per essere scese in cantina, che era fredda e umida, subirono la cessazione del flusso, con una conseguente paralisi delle gambe, di cui una non guarì mai più».

Achille Devéria, Nouvel Album Érotique, Paris (1840)

Masturbazione

La masturbazione sarebbe da evitare come il peggiore dei mali. Per il dott. Seraine è una triste abitudine che coglie maschi e femmine e si sviluppa maggiormente nelle grandi città, nei collegi e nei conventi. I ragazzi che la praticano «sono pallidi, tristi, intontiti, camminano a testa bassa, dimagrano, si incurvano, perdono la memoria, la mente è ottusa. A questi effetti funesti si aggiungono quelli a cui sono soggette le ragazze dedite al «clitorismo», alle quali si rammollisce il seno e compaiono fetide perdite. Addirittura, il dott. Seraine cita il caso di un ragazzo che, masturbandosi, veniva colto da attacchi di epilessia, finché «ebbe grandi eccessi e lo si trovò morto una mattina nel suo letto». 

Per prevenire questo vizio nefasto Seraine propone un decalogo per i genitori. Tra le regole più curiose c’è quella di evitare i cibi troppo sostanziosi la sera, far dormire i figli in un letto non troppo caldo e molle, farli lavare con acqua fredda, evitare gli abiti stretti in vita e tenerli lontani dalla pigrizia.

Particolarmente fantasiosa è la definizione che Seraine dà del clitoride: «È nella donna l’organo principale della voluttà. […] Nello stato normale raggiunge i due centimetri. In alcune donne invece è lunga quanto il pene ed ha dato origine, in questi casi, ai giuochi lesbici, creando pure la favola dell’ermafrodismo».

Achille Devéria, Nouvel Album Érotique, Paris (1840)

Funzione Sessuale

Il nostro dott. Seraine dispensa anche consigli su come vivere al meglio la vita sessuale. Per prima cosa, con quale frequenza avere rapporti? Secondo Seraine dipende dalla propria costituzione. Solitamente, gli uomini «coloriti e biliosi, col sistema peloso nero, un odore forte, nari aperte, labbra rosse e pendenti» sarebbero i più portati, a discapito di altre facoltà. Secondo Seraine un’attività troppo intensa sarebbe nociva per la fecondità poiché ridurrebbe la qualità dello sperma. Sembra che la pratica troppo frequente dei piaceri del corpo fosse un vero problema ai tempi di Seraine. Addirittura, il dottore mette in guardia le donne dal rischio di incorrere nella malattia più temibile: il cancro.

È, nelle donne, uno dei risultati più terribili dell’abuso degli organi genitali. […] Ne sono maggiormente affette le donne che hanno rapporti con uomini i cui organi sono sproporzionati nei loro confronti e subiscono così frequenti eccitazioni del collo uterino. Così avviene pure a quelle che si danno alla masturbazione.

Un retrogusto amaro

Con quest’ultima sentenza chiudo la rassegna di ‘igiene sessuale’ di altri tempi. Il fatto che Seraine sia vissuto nel XIX secolo lo rende un po’ meno meschino ai miei occhi, ma non nascondo che questa lettura mi abbia lasciato un retrogusto amaro al pensare che, seppur in tempi lontani, ci fosse chi diffondeva credenze tanto assurde e sbagliate. Ancor più amaro per il fatto che un testo simile fosse disponibile a tutti in un ospedale pubblico.

Leggere questo testo oggi dà modo di riflettere su quanti passi siano stati fatti da allora. Come persona e come donna, provo un senso di gratitudine nel poter apprendere queste cose con leggerezza e ilarità, tenendo sempre ben presente che ci sono aspetti di cui ancora oggi non si parla in modo adeguato e che il percorso verso una concezione sessuale veramente libera non è ancora del tutto compiuto. 

Tutte le citazioni presenti in quest’articolo sono tratte da Louis Seraine, Piccola enciclopedia d’igiene sessuale, Milano, Giachini, 1964

Lavoro nel mondo della comunicazione e passo il resto del tempo tra sport, libri e concerti. Mi piace scrivere poesie, andare alla scoperta di luoghi e, in generale, guardare oltre la superficie delle cose. Su Cogito et Volo do spazio alle mie visioni e riflessioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.