5 ossessioni delle Gilmore Girls

Il mondo delle serie tv è ormai anni luce lontano dalla prima messa in onda di Gilmore Girls. Cosa emerge guardandola con il senno di poi?

Premessa

Fare un rewatch di Gilmore Girls, o come più italianamente nota Una Mamma per Amica, nel 2021, è un’esperienza senza dubbio interessante. Complici la grande quantità di tempo libero, la facile fruibilità su Netlflix e la curiosità di chi all’epoca della messa in onda non era ancora propriamente in età da serie tv, la sottoscritta ha trovato la determinazione fare una full immersion nell’universo di Stars Hollow con i suoi 161 episodi.

Una serie di altri tempi e con altri tempi, tutt’ora molto amata e conosciuta, tanto che una recensione non avrebbe veramente senso. Quello che invece potrebbe essere interessante è cercare di sottolineare alcune stranezze che saltano facilmente all’occhio di uno spettatore abituato a una serialità di nuova generazione. Per intenderci: dopo la conclusione dei grandi classici dei primi anni duemila e lo spartiacque rappresentato da Game of Thrones ci siamo sempre più abituati a prodotti televisivi concisi, densi di contenuti e quasi sempre rilasciati in un unica soluzione, con l’obbiettivo di attrarre quanti più binge-watchers possibili. In questo senso guardare Gilmore Girls, con i suoi 24 episodi a stagione, ricchi di strampalate sotto-trame allunga brodo, è un doppio tuffo nel passato, quello del come eravamo e quello del come guardavamo.

In alto: i nonni Richard ed Emily Gilmore. In basso: Lorelai, Rory e suo padre Christopher.

Come guardavamo? Una volta alla settimana, a quel preciso orario, con grandissima possibilità di perderci l’episodio e poca di recuperarlo, senza la minima aspettativa sul carattere progressista delle tematiche trattate. Serenamente e ingenuamente, potremmo dire. Ma non è questo l’importante. Nel voltarsi indietro e valutare quello che è stato con gli occhi del presente il nostro obbiettivo è osservare un’evoluzione nello stile dei creatori e nella sensibilità dello spettatore. Anche di questo ci capiterà di parlare snocciolando i nostri 5 punti.

Cinque trame ricorrenti

Come dicevamo questo show nasce in un’epoca di stagioni lunghe volte a coprire l’intero palinsesto televisivo autunno-primavera e per questo nella sua scrittura è stato necessario adottare una trama carica di avvenimenti, ma allo stesso tempo rilassata, talvolta – va ammesso- annacquata, proprio al fine di non bruciarsi nel tutto e subito.

Certamente i coniugi Palladino, sceneggiatori e produttori per 6 stagioni di fila, non avevano previsto le piattaforme streaming con la loro possibilità di guardare tutto in unica soluzione, facendo emergere molto più facilmente il loro ampissimo utilizzo di trame ricorrente. E dunque procediamo, quali sono le ossessioni delle ragazze Gilmore?

1. Le ristrutturazioni (e le assicurazioni)

La ridente cittadina di Stars Hollow, idealmente situata nel Connecticut, è notoriamente composta da personaggi assai bizzarri, molti dei quali dediti proprio a lavori manuali. Quindi, quale migliore espediente di una bella ristrutturazione per farli ritrovare tutti assieme? Nessuno; infatti è divertente notare come in ogni stagione almeno una delle sotto-trame sia collegata con dei lavori in corso, tanto che tutto quello che Rory e Lorelai toccano sembra destinato a cadere a pezzi. Che sia la muffa sotto il pavimento di casa Gilmore, l’incendio dell’Indipendence Inn (il primo albergo di Lorelai), la messa a punto del Dragonfly o il semplice ritinteggio del locale di Luke, attorno ad omaccioni che lavorano in camicia di flanella spesso ruoteranno amori e dissapori dei personaggi.

Nella quarta stagione Rory e l’ex fidanzato Dean si ri-avvicinano quando lui viene assunto come operaio per ristrutturare il Dragonfly Inn.

Non sempre però le riparazioni portano un quid in più alla trama. A volte sembrano essere un semplice sfondo, un’ambientazione che caratterizza la rurale Stars Hollow e la distingue dalla più signorile Heartford, in cui abitano Richard ed Emily. Qui l’argomento di conversazione ricorrente e a tempo perso, è quello delle polizze assicurative, di cui si occupa nonno Richard, e che salta fuori così spesso e nel dettaglio, che a volte sembra di essere incappati in uno spot pubblicitario.

2. Il Cibo

Rory e Lorelai sono una coppia a cui piace mangiare, soprattutto se si tratta di junk food servito da Luke, e di questo non viene fatto mai mistero. Tuttavia proprio questo è stato l’aspetto maggiormente criticato da chi ha visto la serie più recentemente, avendo ormai fatto propria una sensibilità diversa, rispetto a quella di 15 anni fa. Il problema non è tanto il continuo apparire di cibo spazzatura, la cui capacità di ingerire in grandi quantità è spesso motivo di vanto per le due protagoniste – che non perdono occasione per disprezzare cibi più salutari – ma il fatto che a alla fine dei conti le due abbiano un’ immagine fisica realisticamente incompatibile con le loro abitudini alimentari.

A questo si aggiunge una certa quantità di battute sui ‘ciccioni’ che al giorno d’oggi non sarebbero più pensabili, tenendo anche conto del fatto che la stessa carissima Sookie rientrerebbe a pieno in questa categoria, e la cosa sembra essere ignorata.

D’altra parte è stato detto che fosse importante per Amy-Sherman Palladino mostrare due donne relazionarsi col cibo senza sensi di colpa e l’ossessione per il volerlo smaltire in palestra. Certo è che guardare Gilmore Girls concilia l’appetito.

3. La Borghesia e Il Sogno Americano

Bisogna ammettere che questa serie, per quanto coinvolgente, è impregnata di perbenismo e di dinamiche che ancora oggi vediamo rappresentate quando si parla della classe media americana. Sembra modellata affinché un genitore possa lasciare serenamente la figlia di fronte alla televisione, senza preoccuparsi che le venga trasmesso un modello sbagliato (a quello ci avrebbe pensato Skins, nel 2007, subito dopo la sua conclusione). Non solo Rory è la figlia quasi perfetta, ma è anche ben inquadrata nella filosofia del sogno americano e del raggiungimento di uno status alto-borghese.

Rory accompagna a cena il ricco fidanzato Logan, nella sua lussuosa casa di famiglia.

Si tratta di una tematica sottile da osservare, ma con un po’ di attenzione risulta evidente: mentre Lorelai, con il suo spirito da hippie e la sua precoce gravidanza, è fuggita dai privilegi della sua classe sociale, posizionandosi su un gradino più basso, il ruolo di Rory sembra essere quello di dover riprendere la scalata, sfruttando tutto ciò che sua madre ha rifiutato, e forse anche biasimandola per questo. La cosa si fa molto evidente nell’approccio agli ambienti scolastici, luoghi di eccellenza in cui sente di faticare nello stare al passo socialmente e talvolta anche intellettualmente. Dopo il suo arrivo a alla prestigiosissima Yale, Rory viene sempre attratta dai fasti dei benestanti che la circondano, comportandosi in maniera accondiscendente anche di fronte a comportamenti spocchiosi ed esagerati.

Ovviamente questa frustrazione del ‘dover diventare di più’ è alimentata dal suo intenso rapporto con il prestigioso Logan Hunzberger, tanto che per nonna Emily Gilmore sarà un grandissimo affronto quando la famiglia di lui riterrà Rory non degna di esserne la fidanzata. Certo, noi già sappiamo dal reboot del 2016, che Rory non raggiungerà mai quel tipo di affermazione sociale che tanto aveva agognato, guadagnandosi però altri tipi di successo professionale.

Un interessante spezzone tratto dal settima stagione, Logan discute con Rory sul concetto di ricchezza.

4. La cultura del BlockBuster

Tanti sono, che esiste addirittura un sito dove vengono elencati con precisione gli oltre 100 i film abbondantemente citati o visti nello show. Una mamma per amica è stato un pezzo di pop culture immerso nella pop culture. Essendo ambientato parallelamente al periodo in cui andava in onda (2000-2008) è stato molto facile rendere mamma e figlia delle commentatrici in tempo reale delle nuove uscite cinematografiche, senza fargli risparmiare qualche pungente critica. Lorelai e Rory affittano spessissimo film vecchi e nuovi da vedere in casa e altrettanto spesso si recano presso il folkloristico cinema cittadino. Addirittura in molti casi diventa difficile comprendere il senso delle loro conversazioni se non si conosce la pellicola citata nella battuta. Che gli sceneggiatori abbiano voluto stilare un loro personale elenco di must da vedere per le generazioni più giovani?

Rory e Lorelai citano moltissimi film mentre ne cercano uno da affittare al negozio locale.

5. I fraintendimenti

Dire troppo o dire troppo poco a Stars Hollow risulta sempre ugualmente fatale. Vero che la Commedia degli Errori è un’espediente narrativo in voga fin da i tempi più remoti, ma in questi caso può risultare eccessivo e snervante, tenendo anche conto del fatto che – visto il pubblico al quale lo show è destinato – si trasmettendo un modello educativo. Ogni volta che una vicenda di una certa importanza accade e il personaggio coinvolto decide di tenerla per sé, questo è causa di grandi arrabbiature o comportamenti passivo aggressivi. Ma il medesimo risultato viene ottenuto da chi decide di togliersi tutto e subito il peso dei propri segreti. È chiaro che questo tipo di dinamiche facciano parte del gioco della trama e anche della vita reale, ma in 161 episodi complessivi è molto difficile trovare un dialogo costruttivo e razionale che risolva una vicenda ingarbugliata.

Un esempio? Quando Luke scopre l’esistenza di sua figlia April e si prende del tempo per metabolizzare la questione e conoscere la ragazzina, Lorelai si arrabbia a tal punto da provocare una breve rottura fra i due.

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Studentessa di Giurisprudenza che mangia Pop Culture a colazione e ve la racconta nel tempo libero. Trovo sempre il pelo nell'uovo ma non per questo disprezzo la frittata. Metà ironica, metà malinconica. Da grande voglio fare la Mara Maionchi. (@jadesjumbo)

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