Le intelligenze multiple ed i segreti per avere successo

Lo studio delle intelligenze multiple ed il valore da attribuire alla grinta ai fini del successo

Durante questa quarantena il tempo sembra essere un promemoria gigante che ricorda costantemente di “restare a casa”. Come impiegare il tempo in maniera efficace e utile? Si possono svolgere molteplici attività. Ad esempio si può imparare una nuova lingua, disegnare, studiare per l’imminente sessione estiva, giocare con i propri figli stimolando la loro immaginazione o controllare le finanze effettuando conti per capire le entrate e le uscite. Questi pochi esempi fanno riferimento a diverse aree del cervello e possono rientrare nelle varie e cosiddette “intelligenze multiple”.

Howard Gardner è uno psicologo e un docente statunitense presso la facoltà di Harvard e celebre per i suoi studi riguardo la teoria delle intelligenze multiple. Egli infatti ha scardinato la concezione di intelligenza come termine unitario e misurabile attraverso  il famoso “Quoziente d’Intelligenza” (Q.I) e l’ha sostituita con una definizione di intelligenza più moderna individuando dei sotto fattori specializzati in diversi campi. In un TEDx Talk, intitolato “Beyond Wit and Grit: Rethinking the Keys to Success” ossia “Oltre all’ingegno e alla grinta: rivalutando le chiavi verso il successo”, Gardner parla dei suoi studi per spiegare ciò che ha dedotto dalle sue varie ricerche e come il successo possa essere collegato a ciò che aveva studiato riguardo il cervello.

Il discorso comincia con un quesito: cosa serve per avere successo?

“If you’d asked me this question years ago I would have had a simple answer. I would have said you got to be smart and work hard putting it bit more crisply you need to have wit that means being intelligent here’s a man with a lot of wit Albert Einstein and have grit, work hard and persevere like this athlete.”

“Se mi aveste posto questa domanda anni fa avrei avuto una risposta semplice. Avrei risposto che dovevi essere intelligente e lavorare sodo, o in modo più nitido, significa avere ingegno ecco un uomo che aveva molto ingegno Albert Einstein e avere grinta, lavorare sodo e perseverare come questo atleta.” 

Dopo 40 anni di ricerche Gardner ha realizzato di aver cambiato idea sull’importanza dell’arguzia e della grinta. Perché? All’inizio dei suoi studi egli pensava che l’intelligenza fosse una cosa sola, un solo computer all’interno della mente. Se il cervello avesse funzionato bene significava essere dotati di intelligenza e se fosse stato lento era indice che non si sarebbe concluso molto nella vita. Lo psicologo credeva molto nel test del Q.I che misurava l’intelligenza come se fosse qualcosa di perfettamente calcolabile ma se non si fosse passato il test succedeva che una persona arrivasse a credere di non essere intelligente in nessun campo. Questo non rappresentava una buona opinione di se stessi con cui convivere il resto della propria vita in quanto abbassava drasticamente l’autostima.

Gardner ha cominciato la sua ricerca lavorando con l’osservazione di tanti bambini di età diverse, con talenti dissimili e stili di vita differenti. Li ha guardati fare le attività di ogni sorta e ha scoperto che se un bambino era abile a fare una cosa non significava fosse necessariamente bravo allo stesso modo anche in un’altra attività. Ha continuato la ricerca e lavorando anche con soggetti che hanno avuto danni cerebrali e ha notato quanto fosse importante la posizione delle lesioni all’interno del cervello. Ad esempio faceva differenza se il danno si fosse verificato sul lato sinistro o su quello destro perché questo avrebbe indicato quali abilità sarebbero state eliminate e quali invece risparmiate. Osservando due pazienti con lesioni in due aree opposte risulta che uno sia forte laddove l’altro può risultare debole. Questo l’ha condotto nel 1980 ad uno studio approfondito sul cervello, sulle sue regioni specializzate e sulla scrittura di un nuovo libro di 400 pagine intitolato “Frames of mind: The Theory of Multiple Intelligences”. 

 Il concetto fondamentale di questo libro è sapere che non abbiamo un solo computer nella mente ma tutte le persone all’interno del proprio cervello possiedono almeno sette o otto computer diversi. 

Intelligenza linguistica, logica matematica, musicale, spaziale, cinestetica corporea, interpersonale, intrapersonale e naturalista. Nel 2007 Howard ha inserito anche altre tipologie di intelligenze come quella tecnologica, digitale, democratica, emotiva, spirituale etc. [ndr]

Esistono quindi più tipi di ingegno. Tutti hanno queste otto intelligenze ma la cosa sbalorditiva è che non ci sono due persone, nemmeno due gemelli identici che hanno esattamente la stessa intelligenza nella stessa proporzione. Inoltre il fatto di avere  diverse livelli di capacità in svariati ambiti dovrebbe far riflettere riguardo alla scuola, al lavoro, alle relazioni con le persone e soprattutto come si pensa a se stessi perché tutti hanno un po’ di forza intellettuale. “Nobody is a flat zero”: “Nessuno è uno zero assoluto”.

In seguito si arriva a dare alla grinta più importanza sul piano emotivo e sociale grazie anche a psicologi come Angela Lee Duckworth ed al giornalista Paul Tough. Quest’ultimo ha affermato: “If you want kids to succeed you need to have them to have grit” “Se vuoi che i bambini abbiano successo, bisogna farli avere grinta, renderli grintosi.”

Credits to Unsplash, Miguel Bruna

Lo psicologo continua ed afferma che, a pensarci bene, persone come Hitler e i suoi stormtrooper avevano molta grinta ma la usavano per scopi malvagi. Un altro esempio riguarda Enron, una società multinazionale operante nel campo dell’energia in cui si è lavorato grintosamente ma che ha mentito e truffato riguardo quanti soldi avesse e su quale fosse il prezzo dell’energia in tutto il paese. Quando la società è collassata molte persone hanno perso il lavoro e la pensione. 

Il problema è l’uso che si fa della propria grinta. Negli ultimi 20 anni Gardner ha lavorato ad un progetto chiamato “The good work project” ridotto a “The good project” su ciò che significa essere una brava persona, un buon lavoratore e un buon cittadino. Dopo 20 anni, 1200 persone, 9 diverse professioni analizzate, per un buon lavoro si intende che è stato svolto in maniera eccellente, risulta impegnativo ed etico. Fare un buon lavoro significa quindi prendere le giuste decisioni, imparare da un provvedimento poco riuscito e rispettare i tre fattori: eccellenza, impegno ed etica. 

Credits to Unsplash, Headway

Secondo Gardner le chiavi del successo si trovano attraverso la comunicazione con le persone del proprio mondo per risolvere i problemi faccia a faccia e creare uno spazio comune. Occorre utilizzare la grinta ma da sola non è sufficiente perché bisogna ponderarne gli usi per indirizzarla verso il bene. È fondamentale ricordare che le persone possono essere intelligenti in molti modi e questo dovrebbe influenzare ciò che si pensa di se stessi e su come si interagisce con gli altri.

In conclusione suggerisco anche la consultazione del sito https://www.thegoodproject.org perché tratta temi avvincenti ed attinenti agli studi di Howard Gardner.

“If you do well in language and logic you’ll do well in school and as long as you stand in school you’ll think that you’re smart but if you ever walk out in the highway or let alone the forest or the jungle you’ll discover that other intelligences are important”

“Se te la cavi bene con le lingue e la logica, andrai bene a scuola e finché rimani a scuola penserai che sei intelligente ma se mai ti capitasse di uscire dall’autostrada per non parlare dalla foresta o dalla giungla scoprirai che anche altre intelligenze sono importanti.”

(Immagine di copertina: photo by Alex Kotliarskyi on Unsplash)

avatar

Mi chiamo Andreea e studio presso l'Università degli Studi di Udine. Adoro i bambini, la musica, i film e le sorprese. Mi piace scrivere e leggere. Nutro un affetto particolare per i classici perchè mi insegnano qualcosa di nuovo ogni volta che li rileggo. Il mio libro preferito è "Il fu Mattia Pascal" di Pirandello. La mia citazione preferita è: "Per angusta ad augusta".

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.