Licorice Pizza: gli anni ’70 di Paul Thomas Anderson

licorice pizza

Licorice Pizza è un racconto di immaturità senza sensi

Cogito et Volo dedica anche quest’anno una particolare attenzione alla corsa agli Oscar 2022, con approfondimenti sul sito e contenuti extra su Instagram e Facebook. Daremo un’occhiata da vicino a tutte le dieci pellicole candidate per il miglior film, con recensioni e curiosità, e commenteremo i risultati finali all’indomani della notte degli Oscar, che si terrà il 27 marzo. Qui trovate tutti gli articoli già pubblicati.

Nell’aria c’è voglia di una spensieratezza smarrita ed evidentemente anche a casa di P.T. Anderson. Il regista di Boogie Nights e Il Filo Nascosto ambienta nella San Ferdinando Valley del 1973 il confuso spaccato di vita giovanile che è Licorice Pizza, guadagnandosi 3 nomination per la statuetta d’oro: Miglior Film, Miglior Regia e Miglior Sceneggiatura Originale. Vedremo quanto questo film vagamente autobiografico – il cui nome viene da una catena di negozi di dischi dell’epoca – sarà in grado di convincere l’Accademy.

Diventare grandi? Non è questo il punto

Se il trailer di Licorice Pizza ci aveva illuso che si potesse trattare di un classico coming of age abbellito dalla presenza grandi pezzi musicali (vedi Life On Mars?), ci siamo sbagliati. Nonostante i protagonisti, Gary ed Alana, abbiano rispettivamente 15 e 25 anni, le vicende in cui si trovano coinvolti sono quelle di un vero e proprio film d’autore, con tutte le difficoltà e perplessità che ne possono derivare per il grande pubblico.

Trailer ufficiale di Licorice Pizza in italiano

Gary Valentine conosce la venticinquenne Alana mentre lui è in fila per fare la foto del liceo e lei ha il compito di offrire ai ragazzi specchi e pettini coi quali rassettarsi. Si invaghisce giocosamente della ragazza e proprio come farebbe un adulto la invita a cena, dove le racconta di essere un giovane attore sulla rampa di lancio. Alana, con l’attitudine ad essere in balia degli eventi che la caratterizzerà per tutto il film, accetta l’invito e si butta a capofitto in questa singolare amicizia. Da questo momento vedremo la strana coppia in un susseguirsi di momenti disgregati, talvolta carichi di citazioni sulla vecchia Hollywood. Tra un viaggio di lavoro a New York, l’apertura di un business di materassi ad acqua e un quasi-arresto per scambio di persona, Gary e Alana diventano compagni di vita, alternando momenti idilliaci fatti di corse spensierate e allontanamenti a causa di mal celate gelosie.

La verità è che Licorice Pizza è un racconto di immaturità senza sensi di colpa. Mentre lo si guarda si possono lasciare a casa le preoccupazioni, come fa Alana, che a 25 anni non è eccessivamente in crisi per il suo futuro e finisce sempre per scegliere la compagnia di un quindicenne piuttosto che dei suoi corteggiatori più maturi. Perché? Semplicemente perché le va. Lo stesso rapporto tra i due ragazzi non raggiunge mai l’escalation che potrebbe avere un amore proibito, segue invece serenamente il suo percorso di alti, bassi e indecisioni. L’importante è viverli gli anni ’70 senza stressarsi troppo per una situazione o per l’altra.

Cooper Hoffman e Alana Haim in una delle tante corse di Licorice Pizza

Intrusi contemporanei e passati

P.T. Anderson omaggia l’atmosfera che ha vissuto durante l’infanzia in quella specifica area della California e nel farlo la riempie di macchiette di personaggi realmente esistiti. In primis troviamo Sean Penn nel ruolo del vecchio attore Jack Holden, che sarebbe niente meno che il vero attore William Holden, protagonista de Viale del tramonto e che nella storia proverà, per una sera, a sedurre Alana. Altro pretendente della ragazza sarà il personaggio realmente esistito di Jon Peters (interpretato da Bradley Cooper), che in quel periodo era il parrucchiere di Barbara Streisand e successivamente ne diventerà il compagno. Per finire, lo stesso Gary è ispirato al giovane Gary Goetzman, produttore e amico di P.T. Anderson, che vendette veramente materassi ad acqua quando era ragazzino.

Sean Penn e Alana Haim in una scena del film

Gli incroci tra realtà e finzione non finiscono qui: ad Alana Haim, che interpreta Alana Kane, è consentito portare dentro l’universo cinematografico il nome, il compleanno (15 dicembre) e la famiglia! In più scene, infatti, si vede Alana rientrare a casa dalla sua famiglia ebrea conservatrice, composta da due sorelle e i genitori. Ebbene le sorelle Danielle ed Este sono le stesse che nella vita reale compongono insieme a lei il trio musicale HAIM, e i genitori sono veramente mamma e papà. D’altra parte, sul viso di Cooper Hoffman, che interpreta il giovane Gary, è facile scorgere l’ombra del padre, ovvero il defunto Philip Seymour Hoffman.

Il titolo dice già tutto

Mentre lo si guarda il titolo di questo film sembra un vero e proprio mistero, perché non compare mai, diversamente da altri negozi La verità è che Licorice Pizza va tradotto letteralmente con ‘Pizza alla Liquirizia’, e deriva dal nome di un negozio di vinili conosciuto per la sua atmosfera rilassante. La pizza alla liquirizia alluderebbe proprio alla forma del vinile e al suo colore nero.

Logo ufficiale della catena di negozi Licorice Pizza

Senza fare troppi spoiler, se l’intento era riprodurre il mood che si poteva respirare negli anni ’70 dentro questo tipo di negozi, questo film ha decisamente fatto centro.

Dove e quando vederlo

L’uscita nelle sale cinematografiche italiane è prevista per il 17 marzo 2022. Non abbiamo invece notizie per quanto riguarda la disponibilità su piattaforme streaming.

In copertina uno dei poster promozionali ufficiali del film

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Studentessa di Giurisprudenza che mangia Pop Culture a colazione e ve la racconta nel tempo libero. Trovo sempre il pelo nell'uovo ma non per questo disprezzo la frittata. Metà ironica, metà malinconica. Da grande voglio fare la Mara Maionchi. (@jadesjumbo)

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