Non 6 un numero

I voti, seppur semplici cifre, fin troppo spesso in noi generano vuoti.

«Una volta che sei, che te ne frega di ogni altra cifra?» Chiara Dello Iacovo, La rivolta dei numeri

L’esame più difficile è sempre la vita stessa.
È l’esame che non ha CFU, che non ti conferisce una votazione finale; ti riempie di metodiche prove parziali senza che il corso abbia un termine ben preciso.
L’esame più difficile è vincere la paura di ogni giorno di sentirsi inadatti e soli, di non aver alleati, di non esser compresi quando gridiamo aiuto.
E, anche se sarà il più arduo, non ti porterà mai alla laurea, non sarà segnato su nessun libretto e non sarà descrivibile in alcun modo.
L’esame più difficile è anche il migliore per te, quello che ti descrive e che sempre ti implica come personaggio principale.

Molti ti chiederanno se accetterai o rifiuterai il voto del prossimo esame e tu barcollerai nell’indecisione, non sapendo se effettivamente succederà qualcosa in te nel caso dovessi incappare in una bocciatura. Certamente, capiterà: ti sentirai perso, come se ogni tuo sforzo fosse stato vano, ma quello che avrai imparato sarà ben altro. Prima di tutto, se fallisci una prova non sei un fallito ma sei una persona normalissima che si è ritrovata ad affrontare le proprie fragilità e ha ancora la possibilità di riprendersi. Secondariamente, anche se non per importanza, un voto sta a misurare la tua performance di quel momento, non il tuo valore né tantomeno quanto meriti di proseguire il tuo percorso. Un numero semplicissimo che vanificherà il suo effetto non appena concluderai la tua carriera, ecco cos’è un voto.

Photo by moren hsu on Unsplash

Se cercherai di volerti bene e se riuscirai a darti il tempo e la possibilità di sbagliare, ti renderai conto del fatto che quei numeri avranno assunto un valore insignificante se messi a confronto con la tua determinazione e la tua passione. L’esame più difficile sarà proprio questo, e per conoscerne l’esito dovrai aspettare mesi, forse anni, chissà.

Ed è solo così che potrai comprendere che in fondo nessun esame universitario saprà renderti una persona matura e consapevole quanto l’affrontare la vita stessa, le difficoltà, le relazioni interpersonali, i problemi di ogni giorno.

Anche per chi ama studiare, nulla è più difficile e soddisfacente della vita stessa. Nessun 30 e lode compensa la felicità di un’amicizia vera, nessun 18 ti spaventa se hai qualcuno che ti ascolta e ti comprende. Non sei un 25 che può essere rifiutato, perché chi ritiene se stesso un voto in realtà dentro di sé ha un grande vuoto.

Non vivete per studiare. Studiate per saper vivere.

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Non ho il dono della sintesi e qui mi è richiesta una brevità epigrammatica: vi basti sapere che sono un'appassionata antichista, dedita corista e aspirante insegnante e scrittrice. Amo viaggiare, conoscere persone nuove e mettere per iscritto ogni emozione vissuta.

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