Perfidia in bianco e nero

Emma Stone veste i panni della cattiva più spaventosa e folle della Disney: Crudelia De Mon. Adesso nei cinema!

Dopo quasi un anno di attesa, esce finalmente nelle sale cinematografiche un film che fin da subito ha destato una certa curiosità tra il pubblico degli amanti della Disney: Crudelia. L’antagonista più iconica dei film d’animazione degli anni ’90 trova espressione in Emma Stone; l’attrice è riuscita magistralmente a dare una storia alla cattiva amante della moda dai capelli in bianco e nero. Il film inoltre vede la partecipazione di Emma Thompson come villain, ovvero la Baronessa von Hellman, e di Glenn Close -l’attrice che impersonò Crudelia nel film del 1996 – come produttrice.

Le tre iconiche versioni di Crudelia De Mon

Cruella De Vil

La pellicola racconta come una piccola bimba amata dalla madre, sia diventata la cattiva assassina dei dalmata di cui tutti, fin da bambini, abbiamo sentito parlare. Sin dalle elementari la piccola Estella richiama l’attenzione delle insegnanti e del preside a causa delle continue liti con i compagni; giungendo al punto di essere espulsa dalla scuola stessa. La madre e la bambina decidono così di traslocare andando a vivere a Londra. Quasi giunte alla mèta però, la mamma rimane vittima di un incidente mortale.

La tragedia porta la piccola Estella, convinta di essere stata causa della morte della madre, a trovare da sé il proprio posto nel mondo. La conoscenza con i piccoli Horace e Jasper – in italiano gli imbecilli Gaspare e Orazio – inizierà la giovane protagonista nel mondo della latitanza. Il trio infatti, per poter sopravvivere senza i genitori, è costretto a rubare; ed è proprio la complicità dei tre che farà germogliare la loro salda amicizia. La situazione cambia nel momento in cui Jasper e Horace trovano per Estella un lavoretto presso un rinomato negozio londinese.

Immagine tratta dal film

Ansiosa di mettersi in gioco nel campo della moda, Estella riesce miracolosamente a distinguersi ponendosi al centro dell’attenzione. Viene notata da una Baronessa, una famosa e rinomata stilista di Londra. Diventata una sua adepta, Estella scopre di avere un legame con lei grazie a un ciondolo, appartenuto alla madre, la quale poco prima di morire aveva chiesto di tenerlo sempre con sé in quanto piccolo cimelio di famiglia.

La caparbia Estella decide di riappropriarsene imbucandosi a un famoso gala organizzato dalla Von Hellman, ma essendo una sua dipendente sarà costretta a presentarsi sotto mentite spoglie: quelle di Cruella.

V per Vendetta

La donna dai capelli in bianco e nero, desta la curiosità della padrona di casa, che la invita a scambiare quattro chiacchiere in fatto di moda. Il film diventa più incalzante nel momento in cui comincia la lotta tra Cruella e la baronessa. Tra vestiti di alta sartoria, stampa, cani e un buon bicchiere di gin, Cruella ideerà la vendetta perfetta per la morte della madre, dopo aver scoperto che la colpa è stata della baronessa schizofrenica; la quale vuole eliminare la De Vil, visto il noto successo nel pubblico inglese. Nonostante una serie di peripezie e la rivelazione che cambierà per sempre la vita della protagonista, la giovane Estella – ormai defunta – lascerà spazio al cliché della donna che uccide i dalmata per creare le proprie pellicce.

Who wants to be nice?

Who wants to be tame?

All of your good guys

They all seem the same

Original, criminal, dressed to kill

Just call me Cruella De Vil

Florence and the Machine, Call me Cruella

Riscatto per Crudelia De Mon?

Nonostante i costumi e la colonna sonora, entrambi curati nei minimi dettagli, ed Emma Stone che veste splendidamente i panni della mitica Crudelia – per gli amici Delia – il film non dà un riscatto al percorso personale dell’antagonista de La carica dei 101. A differenza di Malefica, per esempio, che decide di salvare con il bacio materno del vero amore la piccola Aurora, Crudelia non compirà alcuna opera di redenzione o riscatto volta alla rivalutazione del personaggio.

Il film, appena uscito nelle sale italiane, offre l’itinerario per la formazione del personaggio disneyano conosciuto da tutti; non è presente alcun tipo di cedimento o sentimento di pietà. La Cruella del 2021 punta molto alle origini della stilista inglese. La pellicola mostra bene come sia arrivata a essere quella che è nel film d’animazione, passando dalla tragica morte della madre alla complice amicizia con Gaspare e Orazio. Le fragilità dell’amante delle pellicce sono più evidenti, comprensibili e lasciano riflettere sulla triste sorte accaduta alla mitica De Mon.

Immagine tratta dal film

Alla luce di tutto ciò, la trama per quanto né troppo bianca né troppo nera – ovvero né scontata né estrosa – invita lo spettatore a dare una nuova visione alle cose. Passando in rassegna i trascorsi di Crudelia è possibile intuire i motivi che l’abbiano spinta a diventare la donna conosciuta e temuta nel mondo cinematografico. Nessuno nasce come mostro: le esperienze e le fragilità portano l’individuo a compiere determinate scelte, come nel caso di Crudelia.

Il film ha una trama circolare, non stanca lo spettatore e non annoia. I costumi e l’eccentricità di Crudelia regnano sovrani nello svolgimento dei fatti. Il live action è ben riuscito, non è lontano dal vecchio cartone ma neppure troppo banale. Gli amanti Disney sicuramente apprezzeranno le radici della De Mon giungendo nonostante tutto ad apprezzarla per la propria eccentricità e il proprio stile!

Credits: Immagine di copertina tratta dal film

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Studente di lettere moderne. Amo i libri e la letteratura. Grande sognatore. Mi piace scrivere per dire la mia, anche nelle piccole cose.

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