Scheletri nell’armadio

«Vendi i tuoi vestiti e tieni i tuoi pensieri» (H. D. Thoreau)

«Mammaaa, non trovo il mio top rosso glitterato, non è che per caso me lo hai buttato via perché non era di tuo gradimento?» urla Sonia a squarciagola dalla sua camera.

Con le mani sta sgarfando ovunque: lancia magliette per terra, tira vestitini per aria, scaraventa le gonne sul letto. Ma il tanto bramato top non salta fuori da quel disordine che sembra aumentare esponenzialmente minuto dopo minuto.

assorted-color clothes
Credits: Burgess Milner on Unsplash

«Se dovessi eliminare tutto quello che non mi piace del tuo guardaroba, ti ritroveresti con un armadio vuoto. Ma stai tranquilla, ho già abbastanza problemi di mio per cercare di risolvere anche i tuoi»

«Guarda che non ho affatto problemi. Semplicemente non so dove sia il mio top. Fine».

La mamma, sbuffando come una ciminiera, si fionda in camera di Sonia ed esclama:

«Vuoi sapere qual è il tuo problema? Che così come non sai fare ordine nel tuo armadio, non sai fare ordine nella tua vita. Così come continui ad accumulare vestiti indecenti, riempi le tue giornate di persone ed attività inutili e controproducenti. Fai miliardi di cose inessenziali, ma non ciò che è veramente essenziale per te»

person holding assorted clothes in wooden hanger
Credits: Becca McHaffie on Unsplash

Sua mamma continua a ripeterle ‘sta tiritera ogni volta che lei le chiede qualcosa: che riguardi l’abbigliamento o l’ennesima serata con gli amici. È come una di quei guru filosofici che spacciano su YouTube o su Spotify le loro perle di saggezza per una vita felice, piena e soddisfacente. La differenza è che non può farla smettere di parlare semplicemente spegnendo il video o il podcast: è costretta ad ascoltarla in loop ogni minuto, ogni ora, ogni giorno della sua vita. Forse non proprio per così tanto tempo, però adora drammatizzare ed esagerare le cose.

Tornando a parlare di cose serie: il top non è saltato fuori. Forse dovrà mettere quello giallo limone? O quello verde menta? Quello blu glitterato? O quello rosa barbie? Oppure quello bianco panna che le fa risaltare l’abbronzatura?

La sua vita è come una tavolozza piena di colori che straripano, si mescolano e fuoriescono; niente è mai al suo posto e niente va mai come dovrebbe. Tutto le sfugge continuamente, come sabbia che scivola tra le mani. Soltanto qualche conchiglia frantumata le rimane impigliata tra le dita: un’illusione destinata ad estinguersi nel giro di qualche secondo. Tra l’altro non si tratta nemmeno di una conchiglia che ha raccolto lei: se l’è ritrovata in mano, messa chissà quando, chissà da chi, chissà dove e chissà perché.

blue and white polka dot textile

Le sorge un dubbio: tra la montagna di cose che fa, esiste veramente qualcosa che ha scelto di fare, seguendo la sua testa e il suo cuore?

Chi è che la obbliga ogni mattina ad alzarsi presto per andare a correre? A programmare e a pesare ogni cosa che mangia? Il suo allenatore psicopatico: noi lei.

Chi la obbliga a essere sempre disponibile per tutti? Ad accettare ogni invito per paura di deludere gli altri? La Sonia troppo timida e troppo piena di pare: non la vera Sonia.

Chi ad essere sempre truccata, vestita all’ultima moda, con borsette firmate? I suoi amici? Ma è veramente un amico chi non la accetta struccata, in pigiama e con una borsetta di Shein?

womens assorted color floral dress
Credits: Markus Winkler on Unsplash

Forse sua mamma ha ragione. Dovrebbe iniziare ad eliminare tutto ciò che è di troppo, tutto ciò che non le serve, tutto ciò che è superfluo.

Dovrebbe veramente avere il coraggio di aprire l’armadio, prendere in mano un vestito per volta, guardarlo per bene e chiedersi: “Se fossi in negozio lo ricomprerei?”. Nella stragrande maggioranza dei casi la risposta è un bel no secco.


Leggi anche: Vinted: shopping low cost ed ecosostenibile!


Dopo questa illuminazione, il condizionale dovrebbe si trasforma nell’imperativo devo.  Prende un sacco della spazzatura e butta dentro tutti i vestiti che non ricomprerebbe.

Ora nell’armadio è rimasto soltanto un vestitino lilla, un paio di shorts in jeans e una maglietta a maniche corte gialla. E, sorpresa delle sorprese, sul fondo è spuntato fuori il suo top preferito: il tanto bramato top rosso glitterato!

blue denim jeans on brown textile
Credits: Perry Merrity II on Unsplash

Dopo aver tolto l’inessenziale è emerso l’essenziale, abbigliamentemente parlando.

Si può però brillantemente generalizzare, applicando questo principio a ogni aspetto della vita.

«Mammaaa, ho una perla di saggezza da proporti: rimuovi il superfluo, scopri cos’è per te l’essenziale e non lasciare che gli altri scelgano come devi vivere al posto tuo. Tra parentesi: non è una frase trovata sul sito Aforisticamente.it».

(Immagine di copertina: photo by Nick de Partee on Unsplash)

Articolo a cura di Fabiola Parmesan

avatar

Cogitoetvolo è un sito rivolto a chi non accetta luoghi comuni, vuole pensare con la propria testa e soprattutto essere protagonista del presente.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.