Siamo una prima persona plurale quando amiamo

Vi siete mai chiesti cosa voglia dire amare profondamente qualcuno? Immagino di sì, e oggi vorrei rispondere anche io a questa domanda in apparenza complessa.

Siamo una prima persona plurale quando amiamo davvero, perché l’amore è costruire qualcosa insieme e la grammatica ben ce lo insegna. Questi versi sono stati scritti da mani tremanti d’emozione, da occhi lucidi e sognanti, da braccia consapevoli e da un cuore pieno di serenità: con essi, tramite ogni parte di me, voglio ricordare a tutti, in un periodo in cui siamo portati a interfacciarci con continue sfide, che amare cambia la vita del tutto, ci dona occhi nuovi e la consapevolezza che, nonostante spesso siamo restii a crederlo, ci meritiamo di amare e di essere amati.

Insomma, una costante prima persona plurale del presente dei verbi della prima coniugazione: la grammatica è più romantica di quanto si possa sospettare, poiché sa insegnarci il valore e il senso delle parole che utilizziamo nella nostra quotidianità, facendoci prendere consapevolezza del loro peso mai scontato…

Prima persona plurale

Come passi siamo
su una famosa strada,
ci dirigiamo assieme
ovunque vogliamo si vada,
come un prezioso ricamo
la cui trama narriamo,
le insicurezze leniamo
e mai ci arrendiamo:
del sorriso di chi s’innamora
ci siamo armati finora,
l’amore tutti meritiamo
è bene che ce lo ricordiamo.

Osserviamo come non sia singolare
che se coniughiamo alla prima plurale
del presente indicativo molti verbi, vediamo
che essi contengono la parola amo,
poiché l’amore non è univocità
e non si ama mai da soli, sappiamo tale verità.

Quel suffisso è come della penna il calamo
che s’adagia come una coppia in un talamo
nell’inchiostro che insieme tingiamo
della nostra intesa e di quel che insieme noi siamo.