Sneaky Jesus: il jazz polacco si conferma d’avanguardia

Sneaky Jesus: il jazz polacco si conferma d’avanguardia

La contaminazione e la libertà sono elementi imprescindibili del Jazz, e l’ultimo disco degli Sneaky Jesus lo dimostra una volta di più.

La Polonia è sempre stata terreno fertile per la diffusione del jazz e per lo sviluppo delle avanguardie. Le prime forme jazzistiche giunsero in terra polacca durante gli anni 20 del Novecento, portando con sé una ventata di libertà e di ribellione. Lo swing iniziò ad entrare nel cuore dei polacchi, grazie anche ad artisti del calibro di Szymon Kataszek (pianista) e Zygmunt Karasinski (violinista e sassofonista), che insieme diedero vita alla prima jazz band polacca nel 1923. Con l’avvento del nazismo, alcuni musicista ebrei, come Ady Rosner e Erwin Woheller, si trasferirono in Polonia, dove ebbero un grandissimo successo e contribuirono allo sviluppo del movimento jazzistico. L’uragano jazz resistette anche alla repressione comunista ed ebbe il massimo sviluppo durante gli anni 70.

I protagonisti del jazz moderno

Krzysztof Komeda, pianista di infinito talento, fu il pioniere del jazz moderno in Polonia, decisivo per la creazione di una scuola polacca. Riuscì, come nessun altro, a conciliare la tradizione musicale slava con il ritmo e l’improvvisazione tipici del jazz. Lavorò anche alle colonne sonore dei primi film di Roman Polanski e fu poeta oltre che musicista. Tra i suoi album capolavoro ricordiamo Astigmatic, vera e propria pietra miliare nella storia del jazz europeo, in cui il pianista mise insieme un quintetto davvero formidabile.

Altro protagonista indiscusso della scena polacca fu Zbigniew Seifert, violinista e sassofonista, che fondò un quartetto ispirato al leggendario John Coltrane, da cui apprenderà l’approccio mistico e estremamente intenso alla musica. Collaborò anche con l’avanguardista per eccellenza, Tomasz Stanko, trombettista e compositore, il cui principale ispiratore fu Don Cherry, il pioniere del free jazz insieme a Ornette Coleman.

Sneaky Jesus: For Joseph Riddle(2021)

È in questo contesto culturale che crescono i protagonisti di questa storia, gli Sneaky Jesus, un quartetto innovativo e fuori dagli schemi, i cui membri sono Maciej Forreiter alla chitarra, Matylda Gerber al sassofono, Ben Lasiewickial basso e Filip Baczynski alla batteria.

Il loro primo lavoro, datato 2021, è For Joseph Riddle, ed è già una fortissima dichiarazione d’intenti. Avanguardia, novità, rottura degli schemi e improvvisazione sono le parole chiave della loro arte.

Bugs è la traccia d’apertura, nella quale i ritmi breakbeat si alternano con gli assoli di tromba in stile hard bop di Wiktor Maternik, che entra fin da subito in totale sintonia con i quattro membri del gruppo.
In Jozek Zagadka, l’atmosfera è cupa e malinconica; gli assoli di chitarra di Forreiter sono intensi e ombrosi e donano al brano un’intensità sempre crescente.
Le percussioni di Michal Szczepaniec in Battledance, si sposano alla perfezione con il sassofono di Gerber, rendendo un’atmosfera da campo di battaglia, in cui la tensione la fa da padrone.
Minneapolis-Police Game è un urlo di rabbia contro i terribili abusi della polizia statunitense, con particolare riferimento alla brutale uccisione di George Floyd, avvenuta a Minneapolis nel maggio 2020.

For Chaching Taphed (2023)

Nel nuovo album, uscito in ottobre, la sperimentazione è portata ai massimi livelli, in una contaminazione di generi infinitamente intrigante.

Spacer Po Nadodrzu è la traccia d’apertura, ispirata a Nadordze, quartiere emergente di Breslavia, che è stata la capitale europea della cultura nel 2016. Il dialogo incessante tra il basso e il sax rende perfettamente un’atmosfera cupa e criptica, che invoglia ad addentrarsi nelle pieghe del disco.
La terza traccia, Chinski Sprzedawca Smazonych Kasztanow, è una fusione di breakbeat e ritmi africani, con un risultante melting pot di stili interessantissimo. È un po’ la summa del lavoro degli Sneaky Jesus e della loro apertura alle contaminazioni tipiche della musica jazz, che rimane la forma artistica più flessibile e libera che ci sia. Il sax graffiante irrompe bruscamente e l’atmosfera del brano si capovolge, per poi ritornare ai temi iniziali.

Il lavoro degli Sneaky Jesus risulta così interessante soprattutto per gli improvvisi cambi di ritmo, mai banali, e dirompenti nella loro forza. Elementi di Ska e Dub, generi tipicamente giamaicani, regalano l’ennesima sfaccettatura diversa e imprevedibile. Il flauto di Mariya Mavko, che collabora in Piekno Niemozliwe, è angelico, dolce, quasi etereo, in contrasto con i motivi ruvidi e frenetici che caratterizzano il suono del quartetto. L’ultima traccia vede la collaborazione di Jakub Kurek alla tromba, ed è dissonante, punk, rumorosa, con un furore estremamente coinvolgente.

In definitiva, questo album è un ulteriore passo in avanti di un quartetto che sembra aver assorbito il meglio dalla storia musicale polacca, con uno sguardo sempre aperto alle contaminazioni e all’integrazione di suoni all’apparenza discordanti. La frase che si sposa alla perfezione con la visione musicale degli Sneaky Jesus, è quella dei musicologi Andrè Coeuroy e Andrè Schaeffner, che riferendosi al jazz dissero: “Il jazz è vita. È arte. È ebbrezza di suoni e rumori. È gioia animale di movimenti elastici. È melanconia di passioni. È noi oggi”.

YouTube: sneaky jesus

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A cura di: Davide Rossit.
Immagine di copertina: @sneakyjesusband

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