Tully – Quanto è difficile essere madre

Alla scoperta di Tully

Durante questo periodo così difficile in cui per preservare noi stessi e – soprattutto – i nostri cari è meglio rimanere a casa, ci si può dilettare in tante cose: giochi da tavolo, una bella partita a carte, videochiamate di gruppo, leggere tutti i libri arretrati, per esempio. Avendo più tempo da “perdere”, ho deciso di recuperare qualche film dalla mia lunga lista di quelli ancora “da vedere”, visto che i cinema sono chiusi e le programmazioni sono ferme. Così, spinta quasi da una vocina interiore – un grillo parlante dai toni chapliniani – ho scelto di vedere Tully.

Immagine tratta dal film Tully

Uscito nelle sale nel 2018, questo film è la terza riuscita collaborazione fra la sceneggiatrice Diablo Cody (sceneggiatrice anche di Dove eravamo rimasti con una Meryl Streep in versione rockettara) e il regista Jason Reitman, dopo il piccolo capolavoro Juno e Young Adult. Quasi una sorta di trilogia della donna e della sua crescita interiore, una sorta di Boyhood per le mamme ma diviso in tre film.

Marlo (Charlize Theron), già madre di due figli e sposata con un marito con il tarlo dei videogiochi, è nuovamente incinta. Schiacciata dagli obblighi che comporta l’essere una madre tuttofare – riunioni a scuola con i docenti, figli sovraeccitati, pranzi e cene da preparare, la casa da pulire – la donna sembra essere sull’orlo di un crisi di nervi. A questo, si aggiunge anche la nuova arrivata, una splendida bambina che piange a tutte le ore e che la porta alla perdita di sonno quasi totale. Marlo si sente oppressa dalla sua vita e sembra che nulla possa più renderla felice. Durante una cena in famiglia, suo fratello le consiglia una tata notturna e, dopo vari tentennamenti, la donna decide di assumerne una.

Detto fatto, una notte – quasi magicamente – alla sua porta si presenta Tully (Mackenzie Devis) che, come Mary Poppins prima di lei, promette di mettere a posto le cose. Infatti, esattamente come la tata più famosa al mondo, Tully inizia a portare ordine nella famiglia perennemente in crisi: cucina cupcakes, pulisce la casa da cima a fondo, si prende cura della piccola e – soprattutto – aiuta Marlo a non impazzire.

Immagine tratta dal film Tully

Velocemente, le due fanno amicizia e riconoscono l’una nell’altra uno spirito affine. Nonostante Marlo sia una madre di famiglia di oltre quarant’anni e Tully un’aitante giovane meno che trentenne, sono due facce della stessa medaglia. Ma, si sa, quando si lancia in aria la medaglia, solo una delle due parti può rimanere visibile all’occhio umano.

«Le donne non guariscono.» Dice Marlo, quasi a conoscenza di una verità profonda.

«E invece sì.» Ribatte Tully, con l’innocenza della gioventù.

«No, non è vero. Sembra che stiamo bene ma se guardi da vicino siamo coperte di correttore.»

Citazione dal film Tully

Con queste parole, Marlo racconta con onestà l’altra faccia della maternità. Una parte che va oltre le risate e la famiglia del “Mulino Bianco”. Una parte fatta di stanchezza, piagnistei continui, poppate notturne e depressione post-partum. E queste fatiche quasi erculee vengono raccontate con una sincerità disarmante. Di fronte a una società che ancora pubblicizza famiglie perfette, con mamme sempre sorridenti alle prese con figli angelici, gli spettatori si trovano davanti alla dura verità: il mondo delle mamme non è tutto rosa e fiori. Non lo è mai stato. Ci sono momenti duri e momenti di gioia, come in tutte le cose.

Sorprendente, è la performance della mitica Charlize Theron, che per questo ruolo è ingrassata di 23 kg, come molti altri attori hanno fatto prima di lei, a esempio Matthew McConaughey per Dallas Buyers Club. La Theron – che quest’anno è uscita al cinema con la commedia scorretta Non succede, ma se succede… – sembra destreggiarsi abilmente tra i generi cinematografici più disparati. E le sue interpretazioni sono sempre ottime: basti pensare ai suoi ruoli in Atomica Bionda, Mad Max o nello struggente Sweet November – Dolce Novembre.

Una grande scoperta, è anche Mackenzie Davis, che pian piano sta acquisendo sempre più ruoli importanti e che promette una lunga carriera degna di nota. L’alchimia tra le due attrici c’è e si vede. Il loro rapporto sullo schermo – quello fra la mamma stremata e la giovane tata energica – si tramuta in un’amicizia intima, viscerale, che ricorda amicizie eterne come quelle di Thelma & Louise o Ragazze Interrotte. E forse anche per questo – perché lo spettatore si abitua a vedere queste due donne aiutarsi a vicenda – rimane ancora più sorpreso dal finale agrodolce.

Ma questa, è una storia che lascio raccontare a Tully.

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Che dire di me? Amo leggere, inventare storie, e perdermi nella sala buia di un cinema. Adoro quel momento magico in cui le luci si spengono e il film si appresta a iniziare. Sono una ragazza cresciuta a pane, sogni e libri; e che puntualmente a fine giornata si ritrova con la mano sporca di inchiostro.

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