Ucraina-Russia: la normativa internazionale

I Trattati, gli accordi e le norme internazionali sembrano aver previsto casi di invasione armata straniera, come quella subita dall’ Ucraina. È possibile tornare alle fonti normative per una risoluzione al conflitto?

Geopolitica

Il conflitto scoppiato in Ucraina dopo l’invasione da parte dell’esercito della Federazioni Russa, pone in rilievo un tema sempre piu delicato: la geopolitica. Una materia molto complessa. La definizione stessa di geopolitica non è univoca e lascia spazio a diverse interpretazioni.

Idealmente, potremmo affermare che la geopolitica riguarda l’interazione tra l’ambiente, lo spazio e le sue forme di vita politica. Il rapporto tra questi fattori si colora di varie possibilità e prende diverse traiettorie politico-sociali.

Tuttavia, oggi la geopolitica ha perso la sua connotazione ideologica e il fattore ambientale è inesorabilmente legato alla lotta per l’egemonia dello spazio. Soprattutto quando la posta in gioco è rappresentata dalle risorse strategiche: energia, alimenti, tecnologia. A scapito delle identità socio-culturali , etnico-linguistiche e religiose, derubricate a “mero” mantello che le avvolge.

La geopolitica è fluida, informe e cangiante. La materia ad essa piu vicina è la storia e, se non fosse per gli artifici scolastici, sarebbe opportuno guardare ad essa in maniera meno rigida e schematica.

La questione Ucraina non sfugge a questa interpretazione. Il senso è questo: sarebbe un grave errore dividere il mondo in buoni e cattivi, giusti e sbagliati.

Le vicende passibili di molteplici verità e diverse interpretazioni possono generare confusione nell’osservatore. E la logica necessita di punti fermi che possano guidare il nostro ragionamento e farci giungere non tanto alla verità, quanto ad una corretta valutazione. In questo articolo proveremo a fornirne alcuni, partendo da una inequivocabile certezza: la guerra fa schifo !

Un mondo diviso in due

Innanzitutto, è bene ricorda che il Mondo è stato per molto tempo uno spazio bipolarizzato.

Dopo la seconda guerra mondiale, il mondo si divise in due: gli stati cosiddetti ”occidentali” si unirono nel Patto Atlantico (Trattato del Nord Atlantico) nel 1949. Lo stessero fecero sei anni piu tardi gli Stati dell’Est Europa, filosovietici, siglando quello che fu il Patto di Varsavia.

I due blocchi iniziarono una guerra mai combattuta, conosciuta a tutti con il nome di Guerra Fredda con un unico scopo: affermare, ciascuno, il proprio ordine mondiale, con la costante minaccia di un conflitto nucleare.

La caduta del muro di Berlino sancì la fine di quel conflitto, la disgregazione dell’URSS e il decadimento del Patto di Varsavia. Con l’apparente vittoria del modello statunitense, presero piede i capisaldi che risuonano forte nella mente di ognuno di noi: liberismo e democrazia.

Ma i dissapori non vengono mai del tutto assopiti e una chiave di lettura per la guerra scoppiata tra Russia e Ucraina potrebbe addirittura essere vista alla luce di vecchi rancori del passato.

NATO and Wasaw – From Wikipedia

Gli articoli del Trattato Atlantico

Il Trattato Atlantico (comunemente conosciuta come organizzazione NATO) fu sottoscritto nel timore di un attacco dell’Unione Sovietica ad una delle Nazioni dell’Europa occidentale ed è, di fatto, un’alleanza militare che interviene in casi di minaccia ai Paesi aderenti. Timori che, dal lontano 1949, sembrano trovare conferma proprio in questi giorni, con l’invasione della Federazione Russa ai danni dello stato dell’Ucraina.

Cosa prevedono quindi gli articoli contenuti nel Trattato Nord Atlantico, in taluni casi ?

L’ Articolo 1 del Trattato afferma chiaramente l’attitudine dei Paesi sottoscrittori a perseguire la risoluzione delle controversie in maniera pacifica. Infatti:

Le parti si impegnano, come stabilito nello Statuto delle Nazioni Unite, a comporre con mezzi pacifici qualsiasi controversia internazionale […] e ad astenersi nei loro rapporti internazionali dal ricorrere alla minaccia o all’uso della forza assolutamente incompatibile con gli scopi delle Nazioni Unite.

Articolo 1 – Trattato Nord Atlantico

L’ Articolo 2 rafforza il concetto, entrando piu nel dettaglio nelle pratiche di mantenimento della pace nelle relazioni internazionli.

Nell’ Articolo 3 c’è una svolta inaspettata:

Allo scopo di conseguire con maggiore efficacia gli obiettivi del presente Trattato, le parti, […] manterranno e accresceranno la loro capacità individuale e collettiva di resistere ad un attacco armato.

Articolo 3 – Trattato Nord Atlantico

Per la prima volta, e solo al terzo articolo, il trattato fa riferimento ad una minaccia armata. Soprattutto, lascia intendere, neanche velatamente che i Paesi aderenti non rinunceranno al loro accrescimento armato, nell’eventualità di un possibile attacco alla loro integrità (Articolo 4). In pratica, si vis pacem para bellum.

MA se le dichiarazione velate dei precedenti articoli, lasciavano qualche ragionevole dubbio, l’Articolo 5, invece non da spazio ad equivoci:

Le parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse in Europa o nell’America settentrionale sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti, e di conseguenza […] nell’esercizio del diritto di legittima difesa, individuale o collettiva, riconosciuto dall’art. 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti così attaccate intraprendendo […] l’azione che giudicherà necessaria, ivi compreso l’uso della forza armata, per ristabilire e mantenere la sicurezza nella regione dell’Atlantico settentrionale […].

Articolo 5 – Trattato Nord Atlantico

A questo punto, la questione necessita di una doverosa digressione.

Logo NATO – From Wikipedia

Lo Statuto dell’ONU e l’Articolo 51

Come citato nell’articolo precedente, la NATO fa esplicitamente riferimento all’art. 51 dello Statuto delle Nazioni Unite. Che cosa significa?

L’ ONU, (Organizzazione delle Nazioni Unite), è un’organizzazione che facilita la cooperazione tra gli stati membri in vari ambiti. A differenza di essa, la NATO è una vera e propria alleanza militare. Tuttavia, le disposizioni elencate nel suo statuto non pregiudicano l’intervento armato. Il Capitolo VII (dall’art. 41 all’art. 51) della Carta delle Nazioni Unite, intitolato “Azioni rispetto alle minacce alla pace, alle violazioni alla pace ed agli atti di aggressione” non risparmia l’uso della forza, legittimando il principio della legittima difesa proprio nell’ Articolo 51:


Nessuna disposizione del presente Statuto pregiudica il diritto naturale di autotutela individuale o collettiva, nel caso che abbia luogo un attacco armato contro un Membro delle Nazioni Unite […]

Articolo 51 – Carta delle Nazioni Unite

Dunque, l’attività bellica della NATO trova giustificazione nella disposizione emanata dall’ONU, con riferimento proprio all’articolo 51 succitato.

Bandiera ONU – From Wikipedia

Cosa ci dicono gli articoli in merito alla situazione Ucraina-Russia?

La legge scritta ha lo scopo di guidare le scelte in ciascun caso previsto dagli articoli stessi. Al netto della loro interpretazione, la Carta delle Nazioni Unite pare prevalere su ogni altro Trattato, in forza della sua sottoscrizione da parte 192 Paesi membri.

Ma le norme scritte possono garantire una risoluzione alla crisi Ucraina?

Innanzitutto, è doveroso fare una precisazione: l’Ucraina non fa parte della NATO. Anzi, benchè il Paese abbia fatto esplicita richiesta di ingresso nel Patto Atlantico, pur essendo la questione in agenda, di fatto gli articoli del Trattato Atlantico non sarebbero applicabile ad un membro esterno al trattato. La NATO non ha potere di intervento nella questione Ucraina. Il cortocircuito è proprio qui: il possibile ingresso dell’Ucraina nella NATO, predisposto nei mesi precedenti allo scoppio della guerra, è il motivo fondante dell’aggressione ai suoi territori, onde scongiurare il confinamento della Federazione Russa.

L’aggressione militare di quest’ultima, inoltre, viola l’articolo 2 paragrafo 4 della carta delle Nazioni Unite:

I Membri devono astenersi nelle loro relazioni
internazionali dalla minaccia o dall’uso della forza, sia contro l’integrità territoriale o l’indipendenza politica di qualsiasi Stato, sia in qualunque altra maniera incompatibile con i fini delle Nazioni Unite.

Articolo 2 – Carta delle Nazioni Unite

Tuttavia, il rimando all’Art. 51 pone la questione su un piano differente. L’Ucraina è membro dell’Organizzazione delle Nazioni Unite e questo garantisce ad essa la sua legittima difesa. Secondo lo Statuto ONU, la decisione in materia di controversia spetta al Consiglio di Sicurezza, ovvero l’organismo interno competente al mantenimento della pace, in stretta collaborazione anche con la Nato.

Conclusioni

Ritorniamo al principio di questo articolo: la geopolitica è una materia fluida, incerta e cangiante. Allo stesso modo, l’interpretazione delle norme che regolano la convivenza tra Paesi può essere arbitraria.

Ma senz’altro, il riferimento a norme scritte rende le questioni meno equivoche e piu ”oggettive”. Non solo per gli addetti ai lavori, ma anche per coloro i quali cercano informazioni corrette in piena crisi di quella che viene ormai definita ”infodemia”.

L’invasione dell’Ucraina da parte delle forze militari russe ha riportato indietro l’Europa di settant’anni. Senza dimenticare che, di sfondo, aleggia ancora una guerra nucleare mai combattuta.

Resta da capire quanto gli organi di competenza vedranno nella normativa una guida, una luce nel buio. O se gli interessi economici, politici e territoriali prevarranno sul buon senso.

http://www.comitatoatlantico.it/COMIT/

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Io sono Arnaldo Berardi. Sono nato a Bari il 7 Dicembre del 1989 di un piovoso giovedì d’inverno. Attualmente studente del corso di “Strategie per i mercati internazionali” presso la facoltà di Economica dell’Università di Bari “Aldo Moro”. Sono assetato di conoscenza e vivo la mia vita nella consapevolezza che la cultura sia l’unica via per l’evoluzione dell’anima. Il sogno da realizzare è quello di poter divulgare cultura che possa arrivare a chiunque in qualsiasi parte del globo, indistintamente.

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