29 settembre
Una poesia sui colori, i profumi e i suoni che rimangono vivi nei ricordi.
Seduto in mezzo alla gente del mondo
penso ancora a te,
come farò sempre,
rapito da ricordi che mi girano attorno
e mi riempiono gli occhi di lacrime –
sane lacrime di dolore per te
che rimarrai nel mio cuore
e in tutto ciò che terrò tra le mani
come fossero tuoi regali per sempre,
per la mia felicità.
Seduto in mezzo alla gente del mondo
ti stringo ancora a me,
come farò sempre,
cullato da ricordi che ti girano attorno
e mi riempiono l’anima di regali –
mi hai regalato pelle e cuoio,
come fossi un vecchio libro
che voglio leggere con delicatezza,
per non perdere una sola parola,
ormai silenziosa.
Mi hai regalato camoscio e legno,
colori che ancora ti appartengono
come un profumo solo tuo,
e una voce che non suona,
libera di dire tutto ciò che serve
mentre grandi braccia stringono,
le uniche al mondo;
mi hai regalato tutte le giornate di freddo,
come delle mani che si chiudono
come le tue mani sulle mie.
Immagine di copertina tratta dall’infanzia dell’autore.