29 settembre

29 settembre

Una poesia sui colori, i profumi e i suoni che rimangono vivi nei ricordi.

Seduto in mezzo alla gente del mondo
penso ancora a te,
come farò sempre,
rapito da ricordi che mi girano attorno
e mi riempiono gli occhi di lacrime –
sane lacrime di dolore per te
che rimarrai nel mio cuore
e in tutto ciò che terrò tra le mani
come fossero tuoi regali per sempre,
per la mia felicità.

Seduto in mezzo alla gente del mondo
ti stringo ancora a me,
come farò sempre,
cullato da ricordi che ti girano attorno
e mi riempiono l’anima di regali –
mi hai regalato pelle e cuoio,
come fossi un vecchio libro
che voglio leggere con delicatezza,
per non perdere una sola parola,
ormai silenziosa.

Mi hai regalato camoscio e legno,
colori che ancora ti appartengono
come un profumo solo tuo,
e una voce che non suona,
libera di dire tutto ciò che serve
mentre grandi braccia stringono,
le uniche al mondo;
mi hai regalato tutte le giornate di freddo,
come delle mani che si chiudono
come le tue mani sulle mie.





Immagine di copertina tratta dall’infanzia dell’autore.

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San Donà di Piave, anno '97. Nato a settembre, battezzato con la musica, svezzato con i libri e cresciuto con i film. Ho imparato a parlare attraverso una chitarra, a cantare con le poesie e a divertirmi con i racconti. Alla fine ho raccolto tutta la mia vita sotto il segno della filosofia e ora so dare fastidio con discorsi astrusi come questa biografia.

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