Venere, amore e bugie

Amore, Sesso, Inganno, Piacere, Frode, Gelosia, Oblio e Tempo. Come collegare queste realtà dell’essere umano?

Allegoria del trionfo di Venere: un dipinto assai criptico del pittore Bronzino, simbolo dell’amore più contorto che ci sia.

Sono ancora indecisa se scrivere un articolo pimpante e dinamico, che vada dritto al punto con parole semplici. Oppure scriverne uno da leggere in modo quasi teatrale, ma lo renderei noioso e pesante.

Il dipinto che voglio mostrarvi sarebbe degno di un’analisi da saggio ma non sono qui per questo. Il mio intento è quello di incuriosirvi e attirarvi nel vortice dove si incontrano storia, arte, filosofia e colore.

L’opera in questione è l’ Allegoria del Trionfo di Venere, realizzata dal pittore manierista Agnolo Bronzino tra il 1540 e il 1545.

Allegoria del trionfo di Venere on Wikimedia commons

Ditemi la verità: non è semplice identificare i personaggi, tantomeno arrivare al messaggio che l’opera ci vuole trasmettere. Di fatto, nonostante le analisi e le interpretazioni della critica, rimane avvolta in un velo di mistero. Come se tutti fossimo consapevoli che la certa verità è tuttavia irraggiungibile.

Ma perché quest’opera è così complessa?

Dunque, il quadro era stato commissionato dal granduca di Firenze, Cosimo I de’ Medici, e inviato come dono al re di Francia, Francesco I, per ragioni politiche.
Cosimo I sperava così di entrare nelle simpatie del sovrano per evitare possibili conflitti politici.

Quindi il dipinto era destinato a girare esclusivamente nelle sfere più alta della società, nell’élite. Creato in un ambiente colto e raffinato, destinato alla più alta autorità francese. Per questo è di difficile interpretazione: non era un’opera esposta al pubblico, quindi non era stata pensata affinché che tutti potessero capirla.

Con il suo personalissimo stile – estremamente elegante e freddo – Bronzino ritrae una serie di personaggi in un vortice di allegorie e significati senza fine.

Allegoria del trionfo di Venere, particolare

In primissimo piano ci sono Venere e suo figlio Cupido.
I due personaggi, dalla pelle marmorea e abbagliante, si stanno baciando. Si tratta di un bacio passionale che ci fa pensare a tutto tranne che ad affettuose coccole madre-figlio!
È una scena estremamente erotica, incestuosa, al limite dell’osceno. Durante questo momento intimo, si imbrogliano a vicenda: Cupido cerca di sottrarle il diadema, Venere a sua volta gli sfila una freccia. I due rappresentano l’amore fisico e l’amore ingannevole.

Allegoria del trionfo di Venere, particolare

Subito a destra arriva un bambino allegro dal volto furbetto e colorito, con dei campanelli alla caviglia e dei petali in mano pronti per essere sparsi. Lui è il Piacere, che accompagna l’amore fisico.

Allegoria del trionfo di Venere, particolare

Guardate bene quel bel faccino dietro Piacere. Non fatevi ingannare!

La faccia e il petto di una bellissima ragazzina nascondono in realtà un mostro: corpo di serpente, zampe di leone e le mani invertite. Di fatto con la mano sinistra attaccata al braccio destro, porge un dolcissimo favo; la mano destra dietro la schiena nasconde il pungiglione di uno scorpione. La creatura è la Frode.

Allegoria del trionfo di Venere, particolare

Come non notare la vecchia dietro Cupido, mangiata negli anni dall’ira e dalla disperazione. Le mani nevose e feroci strappano i capelli. Il volto perso e distrutto da un dolore implacabile. Questa donna ripugnante è la Gelosia, che ha la capacità di turbare l’anima ogni volta le si rivolge lo sguardo.

Allegoria del trionfo di Venere, particolare

In alto a sinistra, la figura senza cranio – dunque senza ricordi – rappresenta l’Oblio nel disperato tentativo di nascondere tutta la scena con il telo.

Allegoria del trionfo di Venere, particolare

Oblio viene fermato dall’uomo a destra, alato e con una clessidra sulla schiena.
Lui è Padre Tempo.

Qual è il messaggio del dipinto?

Amore, Sesso, Inganno, Piacere, Frode, Gelosia, Oblio e Tempo. Come collegare queste realtà dell’essere umano?

Letto in chiave politica potrebbe trattarsi di un avvertimento. Cosimo I dona al re di Francia un quadro con l’allegoria di un amore ingannevole: invita il sovrano a fare attenzione a fidarsi delle persone che ha intorno. Chi si presenta come onesto alleato politico potrebbe invece rivelarsi traditore o avere altri fini.

Ma dato che io sono un po’ romanticona, preferisco un altro tipo di interpretazione!

I personaggi si intrecciano in quello che è il più fragile e allo stesso tempo potente sentimento umano: l’amore. Allegoria del trionfo di Venere ci presenta proprio l’amore, quello più contorto che si possa immaginare.

L’amore ha mille sfumature. Non sempre viviamo sempre quello vero, quello onesto.

Il Sesso è accompagnato dal Piacere, ma l’amore non è soltanto passione e baci.
Per amore si diventa matti, ci strappiamo i capelli, ci arrabbiamo e disperiamo: l’amore è Gelosia.
Per amore si mente, quando si pretende dall’altro qualcosa per noi stessi. Quando ci nascondiamo dietro una maschera, dietro qualcuno che non siamo noi: l’amore è Inganno e Frode.
Bugie e falsità vengono sempre nascosti nell’oscurità dell’Oblio. Si finge di dimenticare, di non sapere e facciamo finta di nulla.
Ma alla fine è il Tempo che farà emergere la verità su quello che fino a quel momento è stato un amore malato.

Immagine di copertina: Allegoria del trionfo di Venere on Wikimedia commons

avatar

Pratese, illustratrice e aspirante tatuatrice. Frequento il Master di tatuaggio artistico all'Accademia di belle arti di Udine e comunque a cinquant'anni voglio diventare sindaco del mio paesino nella Maremma. Insaziabilmente curiosa di sapere, fare e conoscere, mi piace anche parlare. Multitasking insomma!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.