Essere un leader dall’antichità a oggi

La trasmissione di un modello classico dall’antichità a oggi: il leader carismatico. Da Achille a Roosevelt, passando per Alessandro Magno

Il termine classico deriva dal latino classicus, che indicava chi apparteneva alla prima classe dei cittadini, esprimendone dunque la superiorità. In genere con classico ci si riferisce ad un’opera dell’antichità, che possiede una certa fama e che appartiene dunque ad un periodo classico. Queste sono le caratteristiche della figura del leader, esempio di trasmissione dall’antico.

Questo modello non è un corpus chiuso ma in continua elaborazione, non consiste solo in paradosis, ma anche in epidosis, ovvero acquisisce e si arricchisce entrando in contatto col moderno.

Il modello del leader carismatico è classico e trae le sue origini dall’antichità, ma giunge fino ai nostri tempi essendosi evoluto e avendo assunto nuove caratteristiche, pur avendo conservato la sua identità.

Il figlio di Peleo, leader guerriero dell’Iliade

L’Iliade canta la menis di Achille, ovvero la sua ira rovinosa che tanto dolore abbatté sugli Achei. La forza del figlio di Peleo come guerriero è giunta a noi non solo tramite l’Iliade, ma anche grazie alla tradizione classica (Piccola Iliade, Odissea) a cui appartiene il mito di Achille. In tutti i combattimenti descritti da Omero Achille è come forte e abile nell’arte della guerra.

Tuttavia, è propria di un leader anche la saggezza e l’umanità. Nel libro XXIV dell’Iliade l’eroe davanti a Priamo, re di Troia, non si presenta come l’eroe sanguinario capace di uccidere schiere di eserciti, bensì come un basileus che comprende il dolore di un padre.il volere degli dèi.

Nel film Troy diretto da W. Petersen Achille incita all’inizio i Mirmidoni sulla nave come un re che incarna un modello di forza, ma dopo si rivela anche umano piangendo sul cadavere di Ettore consapevole del valore dell’uomo, del padre e del guerriero.

Alessandro Magno e leader nell’antichità

Alessandro Magno incarna perfettamente la figura di un leader colto, aperto alle culture straniere, di un guerriero forte e valoroso. Secondo il romanzo di Alessandro e la tradizione antica che è giunta fino a noi, Alessandro non è bello, ha gli occhi di diverso colore, non ha una figura elegante, ma la sua fama di uomo illuminato è giunta fino a noi.

Il mito di Alessandro che lui stesso ha costruito facendo documentare le sue conquiste, dimostrandosi aperto a nuove prospettive è oggetto di studi, di opere. Curzio Rufo riporta un discorso del medesimo Alessandro ai soldati asiatici, mentre i macedoni erano in accampamento.

Non si rivolge a loro con le parole di un tiranno, ma li incita ad integrarsi e combattere per lui come i macedoni con i loro stessi diritti e con il loro stesso valore.

Li definisce “uomini forti di incredibile dedizione” e li considera suoi soldati e sudditi. Un leader quindi capace di mostrarsi forte, ma anche magnanimo, vicino ai suoi uomini condividendo con loro vittorie e sconfitte.

Il presidente Roosevelt e il suo discorso

“Non importa quanto tempo ci dovremo prendere per superare questa invasione premeditata, il popolo americano, con la forza della ragione, vincerà con una vittoria schiacciante.”

All’indomani dell’attacco a Pearl Harbor nel Pacifico avvenuto il 7 dicembre del 1941, gli Stati Uniti erano distrutti, colpiti in un punto dove non si aspettavano: morti, feriti, sopravvissuti, gli orrori della guerra erano entrati nella vita degli americani.

Il loro presidente Franklin Delano Roosevelt nel suo discorso incita alla ripresa, alla reazione, non è lontano ma vicino ai suoi concittadini, vicino alla sua nazione, infonde fiducia e forza nel cuore di quegli uomini e di quelle donne che avevano vissuto il disastro, che avevano perso amici parenti in quell’attacco e che dovevano combattere una guerra.

E ai nostri tempi?

La figura del leader è un modello “classico” che si è trasmesso nel tempo mantenendo le proprie caratteristiche e pur adattandosi ai diversi periodi storici è rimasta un esempio di continuità della tradizione classica.

Ai nostri giorni sembra mancare una figura che incarni pienamente le caratteristiche del leader carismatico secondo il modello che ci viene offerto dalla classicità. Si assiste ogni giorno a scorrettezze, specialmente nel campo della politica, e sembra sentirsi l’assenza di una figura guida che venga riconosciuta da tutti come tale o che si dimostri aderente al modello del leader valoroso e vicino più che mai ai propri concittadini.

Assisteremo ad una nuova evoluzione della figura del leader o verremo sorpresi dall’apparizione di un nuovo eroe da aggiungere alla storia? Lo scopriremo solo andando avanti e confrontandoci con le difficoltà, con momenti a volte tragici della nostra storia.

(Immagine di copertina: statua di Alessandro Magno, Wikimedia Commons)