Il Giappone e lo sport oltre Tokyo 2020

Cerchi olimpici sulla baia di Tokyo

Dalle tradizionali “vie” delle arti marziali alle più moderne discipline occidentali, anche nello sport il Giappone si alterna tra storia e innovazione.

La tanto attesa – è il caso di dirlo – XXXII Olimpiade è finalmente iniziata. Nonostante le risapute restrizioni e al di là delle critiche, Tokyo 2020 si sta svolgendo sotto il motto di “ashita o tsukamo, scopri il domani, un augurio di speranza per il futuro di tutti. Ma l’articolo di oggi non si soffermerà sulle olimpiadi in senso stretto, andremo invece a vedere alcuni tra gli sport più diffusi in Giappone. Nuovamente ci troviamo fra tradizione ed emulazione dell’Occidente, con discipline che non si limitano alle più famose arti marziali.

Kyudo

Il kyudo, letteralmente “via dell’arco”, affonda le sue radici nel più antico Giappone. Prima dell’introduzione delle armi da fuoco, l’arco veniva utilizzato in battaglia dai guerrieri di rango più elevato, divenendo presto un elemento caratteristico dell’armeria giapponese. La sua particolare forma asimmetrica e le grandi dimensioni, che possono anche superare i due metri, lo rendono immediatamente riconoscibile. Come altre arti nipponiche che includono “via” nel loro nome, la disciplina ha acquisito una visione estetica e filosofica, complice anche l’uso rituale religioso che si tramanda fino ai giorni nostri.

Tradizionale arco da kyudo.
Tradizionale arco da kyudo. Foto da Wikimedia Commons.

Baseball

Rinominato come “baseball dei samurai”, dal nome della squadra nazionale giapponese, è tra gli sport più popolari del Sol Levante. Ricordate Doraemon, Nobita e i loro amici mentre giocano al parco di quartiere? Passeggiando in una qualsiasi città giapponese sarà facile imbattersi in allenamenti e partite di baseball. Lo sport fu introdotto in Giappone già verso la fine del 1800, su imitazione americana, e si diffuse fin da subito. Raggiunse l’apice nel secondo dopoguerra, quando piano piano l’american dream si fece strada anche nelle metropoli dell’arcipelago. Che sia merito della somiglianza tra la mazza da baseball e una katana?

Le nazionali di baseball di Giappone e Mongolia agli Incheon Asian Games 2014.
Le nazionali di baseball di Giappone e Mongolia agli Incheon Asian Games 2014. Foto da Wikimedia Commons.

Sumo

Sport nazionale del Giappone, il sumo, letteralmente “spingersi a vicenda”, ebbe origine attorno al VI secolo. Questo particolare tipo di lotta deriva da riti agrari shintoisti, propiziatori per un ricco raccolto, e se ne trova ancora traccia in alcune varianti rituali. I combattenti praticano una sorta di danza all’inizio degli incontri, tradizionalmente volta a scacciare i demoni, e del sale viene sparso sul ring come gesto di buon augurio. Scopo dello scontro è gettare a terra l’avversario o spingerlo fuori dal cerchio che delimita l’area di combattimento. I lottatori, chiamati rikishi (lett. “forte guerriero”), sono classificati secondo una marcata gerarchia, fino a raggiungere alti livelli di notorietà e retribuzione.

Scontro tra rikishi sotto la supervisione dell'arbitro.
Scontro tra rikishi sotto la supervisione dell’arbitro. Foto di Bob Fisher da Unsplash.

Calcio

Se il calcio è famoso in Giappone? Basta pensare a Capitan Tsubasa, da noi più conosciuto come Holly e Benji! Dopotutto, per una società spiccatamente comunitaria come quella giapponese, non c’è da stupirsi se gli sport di squadra siano molto popolari. L’ascesa del calcio ebbe inizio a partire dagli anni Novanta, forse proprio spinto dal successo di manga anime a tema, raggiungendo anche buoni risultati, tra cui il maggior numero di vittorie della Coppa d’Asia e la medaglia d’argento femminile ai Giochi olimpici di Londra 2012. I più appassionati non saranno sorpresi, considerando che qualche calciatore nipponico ha militato anche nella Serie A italiana.

"Samurai Blue": la nazionale di calcio del Giappone.
“Samurai Blue”: la nazionale giapponese di calcio. Foto di Japan Football Association.

Kendo

Chiudiamo il cerchio prendendo la “via della spada”: questo è il significato della parola kendo. Evoluzione del combattimento con la katana degli antichi samurai, fu fortemente influenzato dal buddhismo zen, assorbendone concetti come l’illusorietà della vita – e della morte – e il vuoto della mente. Il complesso equipaggiamento è composto principalmente da un’armatura, a coprire anche il viso, e da una spada in bambù, ancora oggi prodotti artigianalmente. In Giappone è praticato anche nelle scuole di ogni grado e, oltre all’esercizio fisico, è strettamente legato alla disciplina e alla concentrazione mentale, risultando molto diffuso tra le forze armate giapponesi.

Incontro di kendo: da notare le spade e le visiere tipiche.
Incontro di kendo: da notare le spade e le visiere tipiche. Foto di Bernd Viefhues da Unsplash.

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(Copertina: Cerchi olimpici sulla baia di Tokyo. Da Wikimedia Commons.)

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Antropologo nipponista. Fotografo mancato. Docente a tempo perso. Affascinato da ogni forma di alterità, offro il mio piccolo contributo per portare lo “studio dell’uomo” sullo schermo di tutti.

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