Il sesso nella storia: un viaggio per conoscersi

Un viaggio nel tempo dagli antichi greci ai giorni nostri attraverso la sessualità.

Questo argomento è definito da tanti come piccante e alle volte scomodo. La passata generazione lo definiva probabilmente come un tabù, qualcosa da nascondere evitando la minima menzione in qualsiasi ambito. Oggi se ne sente fin troppo parlare ma tante volte in maniera scorretta; si dà priorità all’immagine piuttosto che approfondire la tematica nella maniera più matura e consapevole possibile. Attraverso un viaggio nella storia del sesso, si cercherà di capire cosa pensassero gli antichi filosofi greci giungendo poi anche alla trilogia di Cinquanta sfumature, tanto discussa e al tempo stesso da alcuni apprezzata.

Statua egiziana. Credits: Wikimedia Commons.

L’amore al tempo dei greci e dei romani

Dalla fondazione delle prime poleis, il sesso è sempre stato mostrato come atto di puro piacere. La cultura del dio Bacco, la divinità dell’ebrezza e della mondanità, era impregnata di sessualità. Le sacerdotesse di questo dio – le baccanti– consacravano i propri momenti concludendoli con i riti orgiastici, occasione per poter raggiungere la divinità. Al tempo stesso, i filosofi come Platone e Aristotele lasciavano intendere la propria libertà sessuale; la coppia pura, secondo il pensiero dell’epoca, era formata da due soggetti dello stesso sesso. Con la fondazione di Roma, lo stesso pensiero, così come altre tematiche, viene ereditato nella cultura della lupa capitolina.

Un affresco nel lupanare di Pompei. Credits: Wikimedia Commons.

I latini passano alla storia per concludere le proprie feste con le pratiche sessuali più assurde; ogni evento sociale, personale o addirittura forse pubblico che si rispetti vedeva i vari invitati concludere le danze con l’accoppiamento. All’interno della urbs romana, i lupanari o anche case del piacere erano i luoghi in cui tutti potevano dar sfogo alle proprie pulsazioni. La libertà sessuale diventa così eccessiva tanto da vedere nell’atto non un segno d’amore quanto un puro sfogo sentimentale e ormonale. Gli esempi lampanti di questo periodo sono gli imperatori stessi i quali incorporano l’ideale sessuale del tempo. Tiberio, Caligola, Claudio, Diocleziano e tanti altri sono passati alla storia sì per le gesta durante il loro regno ma anche per le loro abitudini stravaganti. La nascita della religione cristiana comincerà a mettere qualche limite.

Credits: Wikimedia Commons.

Il medioevo e la nascita dei primi tabù

La fine dell’Impero Romano d’occidente, nel 476 d. C., segna un netto trancio tra la cultura eccessivamente libera delle popolazioni antiche e la chiusura nel corso del medioevo. La diffusione del cristianesimo con la sua morale pone un freno, in apparenza, all’eccessiva sessualità dei romani. Le coppie potevano praticare la loro vita sessuale in assoluta intimità tuttavia molti erano dediti ad amanti e ulteriori relazioni extraconiugali. Nei secoli bui si assiste anche alla diminuzione delle coppie omosessuali, ancora presenti seppur in minoranza. La chiusura mentale -caratterizzante appunto l’età di mezzo- viene testimoniata dal rituale che dovevano praticare le donne dopo aver partorito. Subito dopo la nascita dei bambini, le partorienti non potevano essere ammesse in chiesa senza aver svolto un rito di purificazione. Con il tempo questa pratica verrà abbandonata.

Questa come tante altre abitudini segna l’immagine di un’epoca strana e misteriosa; aprendo le porte al periodo definito moderno, in cui ogni nazione scopre la propria identità.

Enrico VI d’Inghilterra e i suoi figli. Credits: Wikimedia Commons.

L’epoca moderna e i suoi scandali

L’epoca moderna presenta diversi scandali all’interno delle coppie storiche, basti pensare ai figli di papa Borgia o a Enrico VIII con le sue sei mogli, celebri esempi di diversi matrimoni e di pratiche sessuali eccesive. Il celebre papa e il sovrano d’Inghilterra dall’innamoramento facile lasciano intendere come la vita sessuale e anche il matrimonio fossero concepiti nel XVI secolo. Come Enrico VIII Tudor anche altri sovrani europei – Carlo V in Spagna, o Francesco I di Valois in Francia- sposarono più donne.

Una clip dalla serie Tv – The Tudors. Enrico VIII divorzia e condanna a morte Anna Bolena, mentre lei chiede pietà con la figlia in braccio

La storia insegna, però, che l’amore omosessuale in questo periodo comincia a essere perseguitato – alcuni poeti nella corte Tudor furono condannati per sodomia- lasciando invece un netto vantaggio alle coppie eterosessuali che in caso di adulterio potevano avere la libertà di lasciare il proprio compagno. A livello culturale si pone sempre più un freno alla libidine; l’indice dei libri proibiti, ad esempio, lasciò spazio solo ai testi che ritenne più puri. Questo portò l’uomo a violare le norme comportamentali imposte.

Una svolta viene data nell’Ottocento: nel corso dell’età vittoriana il medico inglese Joseph Granville inventerà il primo vibratore elettromeccanico. Tale invenzione potrebbe sicuramente far sperare in un’apertura mentale dell’uomo verso il proprio corpo, in special modo in ambito sessuale. La chiusura, di contro, rimane per l’omosessualità: in tal senso ci sarà ancora tanto da lavorare -il celebre autore di fine secolo Oscar Wilde visse con estrema difficoltà la propria sessualità. Nel corso della sua vita dovette patire la prigionia a seguito di alcuni processi a causa della sua omosessualità.

Caricatura di Oscar Wilde a cura di Max Beerbohm. Credits: Wikimedia Commons

Il Novecento e la mercificazione del corpo

Lasciata alle spalle l’epoca moderna, il secolo delle due guerre vede la sessualità come una vera mercificazione del proprio corpo e della propria libertà. Nel corso del fascismo e del nazismo, Mussolini e Hitler pensarono fosse utile per la patria incrementare le nascite ponendo alcune leggi a favore della procreazione. La donna diventava così perno centrale della propria famiglia poiché era colei che metteva al mondo i figli.

La mentalità nazi-fascista conferma la donna come centro del focolare domestico, non soltanto a livello morale ma anche e soprattutto in ambito giuridico. In questo luogo poteva curare i propri figli e il proprio marito. Tuttavia, con la fine del secondo conflitto mondiale e l’inizio della beat generation con il motto “Sesso, droga e rock and roll” viene inaugurata la cultura del sesso. Negli anni ’60 e ’70, l’uomo medio vive la propria relazione con una donna in maniera più leggera. La cultura del sesso occasionale diventa oggetto comune in tutte le nazioni anche nella letteratura. Lo spirito di questo periodo è rappresentato favolosamente nel romanzo On the road di Jack Kerouac; dove alcuni personaggi vivono seriamente le relazioni ma altri sono protagonisti di più intrighi contemporaneamente senza scrupoli di coscienza.

On the road, Jack Kerouac. Credits: Amazon.it

Duemila: il sesso come atto

Gli anni 2000 tornano molto indietro in ambito sessuale. La generazione digitale non vive i propri rapporti sessuali dando a essi l’importanza che meritano. Il romanzo di E. L. James –Cinquanta sfumature di grigio rappresenta una società in cui la priorità è la corporeità. Il protagonista della trilogia vede, nella verginità della compagna, una zavorra di cui necessariamente liberarsi. Nella maggior parte dei casi – non in tutti – il sesso soprattutto nei giovani ha perso la sua vera e autentica importanza. Diventa semplicemente un gesto, un atto. Questo però non richiama la cultura antica del puro piacere, perché oggi l’uomo tante volte è insoddisfatto ma in primis di sé stesso e delle alte aspettative, poi deluse.

Cinquanta sfumature di grigio- E. L. James. Credits: IBS.it

La conoscenza come antidoto

In una cultura in cui tra i giovani dilagano la pornografia, l’egoismo sessuale e la mercificazione del corpo è soprattutto importante conoscere la realtà senza considerare un argomento tabù da cui bisogna assolutamente nascondersi per vergogna. Scoprendo il mondo del sesso da soli, si rischia di averne una considerazione errata, quando invece chiamando i gesti e le attività per nome tutto diventerebbe ancora più semplice. Parlandone con qualcuno il sesso non diventa più qualcosa di ansiogeno, ma un momento da vivere con la persona giusta al momento giusto. Dalla eccessiva libertà dei romani che vivevano troppo serenamente questo argomento, l’età di internet potrebbe essere soltanto di buon auspicio, ma oggi paradossalmente non è così.
Abbiate curiosità e cercate di conoscere sempre, senza paura.

(Immagine di copertina: Dries Augustyns on Unsplash)

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Studente di lettere moderne. Amo i libri e la letteratura. Grande sognatore. Mi piace scrivere per dire la mia, anche nelle piccole cose.

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