IL MOOD DEL VENERDI’ – GIUGNO 2023
In cerca di musica nuova? Sei nel posto giusto!
Ogni venerdì, la redazione di Cogito et Volo fa in modo che la nuova musica arrivi al corretto destinatario: perché non ci sono brani brutti o belli, ci sono solo brani in cerca del loro ascoltatore. Nel MOOD del VENERDI’ troverete canzoni che ci hanno appositamente mandato, ma anche quelle che abbiamo ascoltato per caso, quelle che stanno ascoltando già tutti e quelle che abbiamo aspettato con trepidazione. Se ti incuriosisce la nostra descrizione devi solo schiacciare play: ed ecco qui la nuova musica di giugno 2023!
Fai un salto nella nostra sezione musica!
Lontano da te – Francesca Teriaca (elettro-pop/underground)
Ti ho messo il mondo in mano e l’hai ficcato in tasca
Una frase spezzata e ricominciata all’infinto è il simbolo del continuo bisogno di rassicurazioni messo in scena da questo pezzo. Con una sonorità solo apparentemente pop, Lontano da te, è in realtà la base underground perfetta per un ballo tra due indecisi. Ci ricorda un po’ i London Grammar.
Un’altra notte – Raro (trap)
Per partire dal niente e prendersi tutto ci vuole una base semplice e un contenuto importante. Questo è un’altra notte, un pezzo Trap costruito su un beat essenziale, con testo denso di scuse, paure, desideri e senso di rivalsa finale. Se Raro, classe 2003, vuole incarnare il genere musicale in cui si sta buttando, è sulla buona strada.
Speed Date – Numb ft. Orlando (urban pop)
Scappo dai tuoi sguardi caldi come un latitante
L’influenza delle sonorità provenienti dall’hip-hop e la penna d’estrazione rap danno vita ad un singolo dal sapore urban pop Un testo introspettivo che riflette su quel turbinio di emozioni che oscillano tra la fascinazione di un amore che sta per nascere e l’insicurezza nel rovinarlo ancor prima di iniziare. Un tiro alla fune tra la voglia di amare e la paura dell’ennesima delusione.
ARANCIATA – MADAME (pop elettronico)
Se Call me by your name fosse stato un noir questa sarebbe stata la colonna sonora. Sopra un ritmo elettronico che si srotola tipo tapis roulant, Madame racconta una storia di perdita dell’innocenza come solo lei sa fare. ARANCIATA è un’operazione a cuore aperto travestita da singolo estivo. E’ la storia di chi ti da tutto e poi decide di togliertelo. E a te rimane solo il “Percheeé”.
Habitat – Vienna (urban pop)
Se c’è davvero un posto chiamare habitat dove sta?”
Una melodia fresca e naturale accompagnata da parole piene di introspezione e intimità. Habitat racconta la ricerca del proprio spazio e la consapevolezza che non c’è un’unica risposta, ma un insieme di passaggi evolutivi che ci definiscono giorno per giorno.
La versione migliore – Tropea (rock/dance)
Sempre più esistenzialisti, con tanto di INTRO in francese, i Tropea ci allietano con un nuovo pezzo al limite tra il rock e la dance. Un ritmo che sale e scende come lo slancio a voler essere migliori e l’immediata coscienza di essere troppo svogliati per esserlo raccontati nel brano. Ci avete mai pensato che la famosa versione migliore di voi magari non esiste?
Documentario – Lapsus (pop-rock)
Odio chi mi dice non serve questo se sei felice
Un ritmo pop/rock incalzante insieme ad un testo personale che parla di realizzazione e di come ogni giorno lo stesso desiderio se ne va. Documentario racconta il momento in cui viene presa consapevolezza del fatto che la felicità presente è in grado di soffocare l’invidia verso una vita che, forse, non si riuscirà mai a raggiungere.
Titanic – Still Noise (rock)
Come il Titanic questa ballad rock dallo stile contemporaneo racconta il lento ed inesorabile inabissamento di una relazione affondata da bugie e false aspettative. L’acidità delle note della chitarra sul finale, unite a quelle del clarinetto sanciscono il mood malinconico del brano.
Sono fatto così – Nyco Ferrari (album)
Vivere quello che sono, poi trasformare la vita in un suono
Sono fatto così è il primo album di Nyco Ferrari, caratterizzato da un sound che unisce il mondo acustico e l’elettronica da club. Ci troviamo di fronte al racconto senza filtri di chi ha avuto il coraggio di lasciarsi alle spalle il peso del giudizio degli altri per mettersi a nudo e ritrovare se stesso con un’estetica nuova. Un grido liberatorio in 10 brani.
L’estate del 2003 – Cortese (pop acustico)
Ho ricordi scritti nella testa, fermi in una stanza a casa dei miei
Come un quadro questo brano immortala uno stato d’animo e lo incastra in un preciso momento della vita di tutti noi: la maturità. In chiave contemporanea unisce il synth-pop alla chitarra acustica per raccontare quella sensazione di malinconia che ha accompagnato le notti di studio e le serate in spiaggia.
Aroma – M.E.R.L.O.T. (indie)
M.E.R.L.O.T è un po’ il sacerdote della presammale di qualità e con Aroma scende in campo per ricordarci che non c’è nulla di male nell’esserlo anche d’estate. Il suo indie-pop puro e profondo ci racconta di come nella stagione delle leggerezze si possa anche dire di no a chi non desidera abbastanza. (Con una certa dose di cuore spezzato, si intenda…)
Nella mia testa – CORHA (urban-pop)
Ho smesso di credere
alle favole da tempo
neanche da piccola
mi ci trovavo dentro
Con un testo dolce-amaro e influenze urban, afro e dream-pop, nasce Nella mia testa. Un intenso racconto a cuore aperto ricco di sensualità e profondità. Un brano che, attraverso immagini evocative, vuole riportare alla mente i ricordi del passato e districarsi nella ricerca della propria strada del cuore, incontrando ansie e insicurezze.
Ticking Time Bomb – Estrels (pop)
Una musica magica con un tappeto elettrico che fa sognare. Ticking Time Bomb è il racconto di chi si schianta contro la realtà dopo aver sognato ed essersi reso conto dell’illusione. Sulle note di una melodia ballabile ma allo stesso tempo cupa, si arriva alla consapevolezza che tutto finirà in tragedia, come una bomba ad orologeria.
Alice – Amalia (pop)
Ti lamenti che sto sulle nuvole, almeno io poi invento belle favole
Lasciatela sognare, non con la chitarra in mano, ma nel suo paese delle meraviglie, questo chiede Amalia, cantautrice bolognese classe ’94. Il ritmo della chitarra si trasforma in un groove irresistibile nel ritornello di Alice, una serissima invettiva contro le inutili scocciature, gli sguardi indiscreti e chi misura il tempo in performatività. Da ballare, ma anche da dedicare al proprio peggior nemico.
Ti volevo dire – Sierra (rap)
Mi ricordi il vento che spazza via tutto perchè ha il corpo di uno e la forza di cento
l ritmo leggero e melodico fa da cornice ad un messaggio intimo quanto potente. Ti volevo dire parla della capacità di lasciarsi andare dopo un amore sincero ma ormai finito, senza risentimenti guardandosi negli occhi ed augurandosi buona fortuna. Un brano da dedicare quando non si trovano le parole giuste.
LEGGI: IL MOOD DEL VENERDI’ – LUGLIO 2023
Articolo realizzato con la collaborazione di:
Giada Giamborino, Luca Pulvirenti e Aurora Di Sabato
