Scott Pilgrim vs. The World – Il ritorno di un cult

Nel lontano 2010 uscì nei cinema statunitensi e poi italiani un film particolarmente bizzarro. Il film, prodotto dalla Universal Picture, fu un vero disastro al botteghino, che coprì poco più di metà delle spese di produzione. Diventò poi col passare degli anni un vero e proprio cult, immancabile nella collezione di un cinefilo o di un nerd. Ora è tornato nelle sale americane, per celebrare i suoi dieci anni di vita (undici in realtà, ma causa covid ha dovuto posticipare l’evento), facendo di nuovo parlare di sé. Sto parlando di Scott Pilgrim vs. The World.

Scott Pilgrim vs. The World è difficile da inquadrare in un genere: è principalmente un film d’azione, ma il movente della storia è sentimentale e nella sua confezione è fortemente comico. Dopotutto basta nominare il suo regista e sceneggiatore per capire in che cosa ci stiamo cacciando: lui è Edward Wright, il geniale regista della Trilogia del Cornetto, che fin da L’alba dei morti dementi (2004) ci ha abituati ad un cinema sopra le righe, non convenzionale, sfacciatamente divertente.

La locandina del film

La trama

Scott Pilgrim, interpretato da un memorabile Michael Cera (quello di Juno), è un ragazzo di ventidue anni che vive a Toronto e incarna una marea di cliché: è il bassista di una band rock che vuole cercare di sfondare ma non di grande talento, ha relazioni solo con ragazze liceali, vive nella casa di fronte a quella in cui è cresciuto. Dopo aver da poco iniziato a frequentare Kinves Chau, una diciassettenne di origine asiatiche totalmente ossessionata da lui, Scott si innamora perdutamente di un’altra.

Lei è Ramona Victoria Flowers (Mary Elizabeth Winstead), una misteriosa ragazza dai cappelli fucsia, appena traferitasi dall’America, che Scott incontra per la prima volta in un sogno, perdendo completamente la testa per lei. I due, dopo essersi conosciuti a una festa, iniziano a frequentarsi ma le stelle sono loro avverse. La schiera dei “sette malvagi ex” di Ramona è infatti pronta a tutto per distruggere Scott Pilgrim e riconquistare la loro amata.

Ecco che il film prende allora una svolta surreale: ogni ex ha qualche particolare caratteristica o potere speciale. Uno, ad esempio, ha dei super poteri perché è vegano, tra cui super forza e lettura della mente. Scott, anche lui con i postumi da rottura con una malvagia ex, deve combatterli tutti. Inizia quindi tutta una serie di peripezie che coinvolgono Scott, i suoi amici e un sacco di ex e spasimanti. Riusciranno i nostri eroi a trovare il vero Amore?

Scott Pilgrim sconfigge a suon di rock e pugni il primo ex

La genialità di Wright tra fumetti e videogiochi

Scott Pilgrim vs. The World è tratto dalla serie a fumetti di Brian Lee O’Malley, che si intitola Scott Pilgrim. Nella trasposizione cinematografica Wright ha deciso di rendere omaggio al fumetto, utilizzando grafiche ed effetti tipici del disegno: i suoni onomatopeici disegnati, balloon contenenti frasi, disegni e schizzi qua e là. Oltre ai fumetti, Wright prende a piene mani dagli stili grafici dei videogiochi degli anni 2000, utilizzando ad esempio le barre della vita e dell’energia dei personaggi come in Tekken o simboli provenienti da Super Mario come il +1 vita.

Tutti questi espedienti, oltre alla trama strampalata e a siparietti comici, pieni di giochi di parole e situazioni assurde e tragicomiche, fanno di Scott Pilgrim un film divertentissimo. È un vortice che ti riporta all’adolescenza, alle ore passate a giocare alla Playstation, agli strumenti suonati con amici e parenti nel seminterrato di qualcuno. Senza nulla togliere ai sogni giovanili di smancerie e prime cotte e alle frasi sdolcinate delle canzonette d’amore che tutti teniamo ancora nei nostri vecchi mp3.

Il film è inoltre abbellito da una colonna sonora rockeggiante cantata dai Sex Bob-Omb, la band dei protagonisti. Dato che in mezzo a tutti questi grotteschi duelli c’è anche in corso una competizione musicale, una fiammeggiante battaglia tra band.

I Sex Bob-Omb e il loro grande talento

Perché Scott Pilgrim è un cult

Scott Pilgrim è un film totalmente fuori dagli schemi. Prende un tema banale – la storiella d’amore da teen drama – e la trasforma in una storia unica e avvincente. È senz’altro un film unico nel suo genere e proprio per questo, alla sua uscita, non fece un gran successo tra il pubblico (anche se fu ben commentato dalla critica). Scott Pilgrim è un film che gioca con l’immaginazione e con la fantasia. È un film che non ha paura di osare sperimentando tecniche ed effetti speciali travolgenti.

Tutto in Scott Pilgrim è imprevedibile: Edward Wright, anche sceneggiatore del film, non perde mai l’occasione di rompere gli schemi tradizionali della narrazione, di inserire elementi e battute inaspettate. Wright gioca con questo film e con i suoi attori. Gioca con la telecamera, usando dei trucchetti registici come il texas switch perfetti per un film come questo: attivo, rapido e adrenalinico.

Il texas switch si usa nelle scene dove ricorrono acrobazie particolarmente articolate. Grazie al movimento della telecamera e a una messa in scena intelligente, sfruttando spesso oggetti, mobili o strutture, l’attore principale e lo stunt riescono a scambiarsi, dando fluidità e comicità alla scena. In Scott Pilgrim ce n’è uno esemplare:

Un esempio di texas switch: il movimento della porta e lo spostarsi della telecamera consentono lo scambio tra attore e controfigura sullo sfondo.

Insomma, per tutti gli amanti del cinema, di regia accattivante, di videogiochi e fumetti, Scott Pilgrim è un film imperdibile. Geniale, appassionante ed esilarante. In attesa del prossimo film di Wright, A Night in Soho, previsto per Ottobre e con attrice protagonista la regina degli scacchi, è il momento perfetto per recuperare questo gioiellino. Lo trovare su Netflix. Mi ringrazierete dopo!

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Laureata in Scienze filosofiche e ora studentessa del Master Professione Editoria cartacea e digitale a Milano. Quando non leggo, scrivo. Quando non scrivo, guardo film. Quando non guardo film, parlo ai miei amici dei film che ho appena visto. Quando non faccio nessuna di queste cose di solito sto cercando di replicare qualche ricetta di Masterchef.

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