Sessualità femminile, sex toys e tabù: La Valigia Rossa

“Non abbiate timore. Non abbiate timore di sperimentare, osare, esplorare”

Cogito et Volo intervista Ilaria Peverato, consulente de La Valigia Rossa srl.

Ciao Ilaria, facci una breve intro: cosa è La Valigia Rossa, in che circostanze nasce e perché si chiama così?

La Valigia Rossa è un’azienda dal cuore sociale, che si occupa di salute e benessere sessuale femminile e di coppia tramite consulenza e vendita di prodotti legati alla sessualità. È nata nel 2010 grazie all’incontro di due giovani donne, Cristina Luzzi, nostra direttrice, e la dottoressa Natalia Guerrero Fernandez, responsabile scientifica del progetto. Nasce dalla volontà di sdoganare il tema della sessualità femminile in Italia tramite la vendita di prodotti inerenti alla sfera e, in particolare, di sex toys.

La Valigia rappresenta il vero e proprio mezzo con il quale noi consulenti svolgiamo il nostro lavoro. Rossa perché è il colore dell’energia sessuale e perché La Vita in Rosso è il nostro stile di vita!
Oltre a me, che lavoro soprattutto nelle città di Mantova e Verona e rispettive province, ci sono più di 100 donne in rosso in tutta Italia. Viaggiamo con l’ormai celebre valigia rossa, ricca di vibrazioni positive e arriviamo ai salotti delle nostre clienti percorrendo da 10 anni migliaia di km In Italia e Svizzera.

Da quanto ci lavori e come sei approdata a questo mondo? Qual è stato l’input che ti ha spinto ad entrare a farne parte?

Lavoro per La Valigia Rossa da 4 anni. L’ho incontrata per caso, in un momento di grande confusione personale in cui avevo dovuto abbandonare il mio sogno di diventare una ricercatrice universitaria. E proprio per caso ho scoperto questa azienda, me ne sono innamorata e ho deciso che sarebbe stata la mia grande rivincita.

La Valigia Rossa offre delle consulenze a domicilio, ma anche online, soprattutto in questo periodo. Quali sono gli argomenti maggiormente discussi?

Quel che offre La Valigia Rossa è soprattutto uno spazio di dialogo in cui parlare di sessualità senza alcun imbarazzo né pregiudizio per cui nelle riunioni e nelle consulenze affrontiamo diversi argomenti.

Le due tematiche più gettonate in questo momento riguardano quella che noi chiamiamo “La Geografia del Piacere”, in cui parliamo di conoscenza di sé, del proprio corpo, di zone erogene e di anatomia del piacere e indubbiamente la consulenza riguardante il Gioco, sia da sol* che in coppia, in cui parliamo di come possiamo sperimentare e giocare in modo consenziente, stimolante e divertente.

Il vostro tone of voice è abbastanza ironico: volete trasmettere dati scientifici attraverso l’aspetto ludico, utilizzando anche i sex toys. Da cosa nasce questa scelta di utilizzarli nel vostro canale di comunicazione?

L’aspetto ludico del nostro lavoro è ciò che ci rende uniche. Il nostro stile comunicativo è quello della “peer education”, ovvero rielaboriamo concetti scientifici nella nostra lingua, che chiamiamo “valigiese”, ovvero un linguaggio orizzontale e di facile accesso per chiunque, interessante e divertente.

Essere consulenti LaVR significa accompagnare le nostre clienti in un viaggio alla scoperta o riscoperta della propria sessualità e dell’erotismo e questo chiaramente non può esaurirsi in un’ora di riunione o di consulenza online. Per questo motivo l’acquisto del sex toy giusto è fondamentale: i prodotti, in particolar modo i toys, sono il mezzo attraverso il quale poi a casa si può sperimentare, esplorare, arricchire la propria vita sessuale e proseguire il viaggio iniziato durante la consulenza, magari in attesa dell’incontro successivo.

Come reagiscono le vostre clienti rispetto a questo approccio?

Le nostre clienti ci vedono come delle figure di riferimento e si fidano di noi proprio perché si sentono guidate. Io credo che uno dei nostri punti di forza sia quello di non essere nate consulenti.
Siamo prima di tutto donne che hanno intrapreso questo stesso viaggio in cui accompagniamo le nostre clienti e nonostante abbiamo fatto un percorso personale che ci ha cambiate, fortificate e fatte evolvere, ci ricordiamo bene chi eravamo prima di incontrare LaVR.
Per questo le nostre clienti si rispecchiano in noi.

Il vostro target sono le donne, ma nello specifico se volessimo assegnar loro delle etichette, quali sarebbero?

L’unica etichetta che mi sento di assegnare alle donne che incontro è “curiose”.
Curiose di conoscere il proprio corpo, di sapere come funziona, di scoprire come possono arricchire la loro vita sessuale…
Sanno che con noi possono andare oltre i loro tabù e che lo possono fare in totale sicurezza grazie all’accurata selezione di prodotti che garantisce loro il meglio del meglio a livello internazionale.

Siamo nel 2020 eppure si parla poco e male dell’educazione sessuale in generale e ancora peggio della sfera sessuale della donna. Perché è così importante ricevere un’educazione sessuale?

Prima di tutto ci tengo a dire che l’educazione sessuale deve essere qualcosa di permanente, che non si esaurisce con un corso frequentato da bambini o da adolescenti, ma ci dovrebbe accompagnare durante tutto l’arco della vita. Le esigenze, le curiosità, il corpo stesso cambia e la sessualità pure.

Un adulto sereno nella sfera della sessualità saprà trasmettere serenità anche alle persone intorno a sé, soprattutto ai figli.

Per questo LaVR effettua una sorta di educazione sessuale per adulti.
Tra i concetti a cui teniamo in particolar modo c’è il tema della “Body Positivity”: vogliamo trasmettere che è importante imparare a volersi bene per quello che ci piace ma anche per quello che non ci piace, su cui comunque si può lavorare.

L’altro tema che ci smuove particolarmente nel profondo, poco trattato nell’educazione sessuale classica, è quello del “Diritto al Piacere”. Chi ci incontra accresce la consapevolezza rispetto alle libertà sessuali, e dalle nostre riunioni le persone escono così rassicurate in merito a questa tematica, che iniziano dei percorsi personali di approfondimento senza sensi di colpa.

Secondo te è una disciplina che dovrebbe essere introdotta anche nelle scuole, da che età e perché?

Assolutamente sì. Io credo che già alla scuola dell’infanzia sarebbe importantissimo iniziare a parlare di sessualità con bambine e bambini. Ovviamente con tematiche che variano in base all’età, esattamente con lo stesso principio per cui si imparano prima le tabelline che le equazioni.
Ma contestualmente è importante che l’educazione sessuale venga fatta anche in famiglia, affrontando la tematica in modo naturale, senza imbarazzi. E questo è possibile solo se l’adulto ha affrontato in prima persona i suoi tabù.

Per questo, come vi dicevo, in riunione proponiamo una sorta di educazione sessuale per persone adulte: aiutiamo le persone ad essere a proprio agio con questo tema e le accompagniamo nel loro percorso personale legato alla sessualità.

In Valigia abbiamo un’aiutante eccezionale: Frida, la nostra vulva ecodidattica.
Frida è un morbido peluche, delicato e rassicurante, che può essere utilizzato già in tenera età per monitorare le sensazioni: il piacere, il solletico, il fastidio, il dolore e per trasmettere l’importanza di un sano approccio ai genitali chiarendo quali sono zone di privacy e aiutando a riconoscere le intrusioni.

Ma può essere utile anche per spiegare, ad esempio, come il corpo cambi in pubertà, o come funzionano alcuni strumenti per evitare le gravidanze o prevenire le infezioni a trasmissione sessuale, quali ad esempio il preservativo vaginale. Frida non può mancare a casa di un educatore o un’educatrice!

In che modo la sessualità e l’erotismo aiutano nella conoscenza di se stessi?

Grazie alle nostre riunioni vediamo il cambiamento sociale che LaVR ha messo in atto da 10 anni e i cambiamenti nelle donne che incontriamo.
Imparando a conoscere il proprio corpo, a sperimentare, a giocare e soddisfare le proprie fantasie, le clienti si sentono più a loro agio con loro stesse e imparano a chiedere, con importanti effetti positivi sull’autostima.

E da qui inizia un vero e proprio percorso alla scoperta di quelle che sono le proprie esigenze e il proprio benessere sessuale, percorso che viene solitamente condiviso con il partner o la partner, per cui gli effetti positivi si diffondono dalla persona verso la coppia e la famiglia. Valigia Rossa interviene per fare vivere in maniera consapevole e completa la sessualità della donna e quella di coppia.

So che parlare dei casi specifici è vietato dal segreto professionale, ma se dovessi fare una statistica, quali sono i maggiori problemi delle vostre clienti, cosa le allontana dalla consapevolezza della loro vita sessuale e soprattutto in che modo qualcuno può vivere in maniera incompleta e inconsapevole la propria sessualità?

Al di là delle statistiche, quello che posso dirti è che nelle nostre riunioni le persone si sentono libere di parlare di argomenti di cui normalmente non si parla. Quello che noto è che troppo spesso siamo imprigionate e imprigionati da stereotipi, che uniformano e svalutano la singola persona, facendola sentire in un qualche modo “sbagliata”. Quel che cerchiamo di fare noi è invece infondere serenità, basandoci sulle risorse che ogni persona ha.

Chi arriva alla valigia rossa di solito vuole avvicinarsi alla consapevolezza della propria vita sessuale e noi siamo da supporto in questo, creando spazi di riflessione slegati dagli stereotipi rispetto alla sessualità femminile e basati su concetti concreti come comprensione dell’anatomia, naturalezza dell’autoerotismo, bellezza della diversità. E proprio per questo per le nostre clienti la riunione è una boccata d’aria fresca, che vogliono replicare al più presto!

Quali sono le domande che vi vengono rivolte più spesso?

Domande ce ne vengono poste tantissime e sono le più diverse, perché ogni cliente ha una propria storia e un proprio vissuto.

Sicuramente molto spesso ci vengono chieste informazioni riguardo il famoso “squirting”, una tematica assai in voga. Ed è una domanda che mi fa sempre riflettere, perché pone l’attenzione su quanto molte donne vivano la sessualità puntando alla performance, come se fosse una sorta di gara, distogliendosi dall’esperienza sessuale nella sua totalità.

Quello che invece noi consulenti cerchiamo di fare è proprio di ribaltare queste dinamiche, aiutando le persone a viversi un viaggio di piacere, dato da stimolazione sensoriale, attenzione verso sé e comunicazione.

Racconta un aneddoto della tua vita all’interno de La Valigia Rossa.

Di fatti divertenti e degni di nota me ne sono capitati molti in questi 4 anni, ma sicuramente al primo posto rimane la mia prima riunione vissuta come cliente.
Tra i vari step per diventare consulente, c’è quello di organizzare una riunione con le amiche dove una consulente più esperta viene a presentare la valigia.
Io questa riunione l’ho organizzata nell’appartamento di mia mamma, con mia mamma presente.

Lei non aveva idea di cosa sarebbe successo e sicuramente mai avrebbe pensato di ritrovarsi ad un certo punto con un vibratore in mano.
Ricordo di aver riso tantissimo, e sono state tutte risate sane e liberatorie.
Mi sono sentita leggera, quasi come se avessimo finalmente tirato giù un muro, mattone dopo mattone e insieme.

Mamma ricorda con molto affetto Rita, la collega che era venuta per la riunione, perché era stata in grado di infonderle la nostra mission e divertirla e affascinarla allo stesso tempo, nonostante un iniziale momento in cui era rimasta spaesata. Oggi mia mamma è la mia fan numero uno.

https://www.instagram.com/p/Bfb8TfilIn1/

Quali sono i consigli irrinunciabili che daresti alle donne in ambito sessuale?

Non abbiate timore. Non abbiate timore di sperimentare, osare, esplorare.
E non abbiate timore nel domandare informazioni a persone di riferimento che sentite nelle vostre corde.
Imparate a conoscervi e lasciatevi guidare in questo viaggio, perché dalla consapevolezza deriva il piacere.

Valigia Rossa e futuro: che programmi avete?

Un piccolo spoiler che ti posso fare è che prestissimo torneremo all’università come docenti per una lezione sull’uso dei sex toys in sessuologia!

E poi quest’anno per noi è un anno di festa, perché La Valigia Rossa compie 10 anni!
Avevamo tanti eventi e momenti di socialità in programma ma questa situazione ha cambiato tutto.

Ma siamo donne in rosso, la creatività non ci manca e sicuramente troveremo il modo di festeggiare alla grande assieme al pubblico che ci sostiene da sempre.

Cerca La Valigia Rossa sul sito lavr.it o sui canali social Instagram, Facebook e Youtube!

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Sono una persona semplice, vado dove mi porta l'istinto. Credo nel sarcasmo e nell'ironia, ma anche nella bellezza della luce filtrata da una serranda, nel tramonto in riva al mare, nella risata che ti toglie il fiato. Credo in un mondo che ci fa sentire scardinati e perennemente in bilico, ma ogni tanto, se abbiamo fortuna, possiamo sentirci nel posto giusto al momento giusto. Della vita ho capito solo una cosa: che non ho capito niente.

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