Il tempo della ricostruzione

Le pubblicazioni di Cogito et Volo riprendono con una riflessione sull’anno trascorso e tante nuove idee

Ci salveremo soltanto insieme: questa era la riflessione che vi avevamo proposto un anno fa, quando il progetto di Cogito et Volo si è ampliato, accogliendo tanti nuovi collaboratori. Settembre è, per noi, un piccolo Capodanno, un’occasione per raccogliere nuove proposte e definire nuovi obiettivi. Ma è anche un momento per guardarci indietro, fare i conti con ciò che siamo riusciti a realizzare. Dopo tanti mesi di incertezza ci affacciamo timidamente ad un ritorno alla normalità. Quasi non ci sembra vero e viene spesso da chiedersi: ma quale normalità? Con quanta facilità torneremo ad ammassarci, fianco a fianco con sconosciuti, a stringere mani senza pensarci, a respirare la stessa aria senza inquietudine? Probabilmente non sarà semplice, avremo bisogno di ricostruire le trame del nostro tessuto sociale, di riscoprire il contatto con gli altri.

Riscoprire il vero ritmo della vita

Questo è sicuramente uno dei migliori propositi che si possa avere per l’anno a venire: la Sezione Musica di Cogito et Volo non si tirerà indietro nel cercare di portare costantemente emozioni, svago e novità ai suoi lettori. Come avvenuto con successo negli scorsi mesi proseguiremo sulla strada del dare rilievo agli eventi di maggiore portata nazionale e internazionale, quali il Festival di Sanremo, ma soprattutto l’Eurovision Song Contest, che nel 2022 l’Italia avrà finalmente l’occasione di ospitare in casa, e al quale ci auguriamo di assistere dal più vicino possibile.

Guardando il panorama musicale odierno sono tre i criteri che ispirano la selezione degli articoli che decidiamo di comporre e proporvi. Il primo è il desiderio di approfondire ciò che già conosciamo, volendo andare ostinatamente oltre il motivetto orecchiabile imparato grazie all’infinita ripetizione radiofonica e scoprendo curiosità e significati più densi, proprio come continuerà ad avvenire nel ben consolidato format di Beyond the Lyrics.

D’altra parte, è sempre molto forte la spinta a rimanere al passo con le novità, presentando le più recenti uscite o portando alla luce chicche rimaste inosservate. Infine, non si intende rinunciare al piacere e alla necessità di mantenere il contatto con il reale, forse incerto, da ricostruire e ripensare, dopo questa brusca parentesi immateriale. Calpesteremo e calpesterete l’erba dei parterre e ci ritroveremo, in un’apposita rubrica, a parlare di quali sono le sensazioni di fronte ai nostri Nuovi Primi Concerti ma anche a fare quattro chiacchiere con artisti più o meno emergenti durante alcune interviste.

Guardare al passato per riempire il vuoto culturale

Come ben sapete, gli eventi culturali in questi ultimi due anni hanno vissuto un periodo complicato, subendo varie battute d’arresto. Le case di produzione cinematografica hanno dovuto posticipare le uscite dei film più attesi. La stessa cosa vale per il teatro. Noi di Cogito, non ci siamo però fatti prendere dal panico e abbiamo colto l’occasione per rivedere vecchi film, riscoprire cult d’autore e per spulciare fino in fondo i cataloghi delle piattaforme di streaming, alla ricerca di perle nascoste. E ne abbiamo trovate! Anche il nostro speciale Oscar, che da ormai parecchi anni ci accompagna nei mesi invernali, ha avuto qualche problema nel reperire i film in competizione, ma nonostante tutto, ce l’abbiamo fatta. 

Ora ci si prospetta davanti una stagione cinematografica mooolto interessante: finalmente uscirà il nuovo film di Denis Villeneuve, Dune, ci sarà l’attesissimo film di Wes Anderson, The french Dispatch in Novembre e a fine Settembre vedremo il nostro amato Nanni Moretti tornare al cinema con Tre piani, dopo che è stato accolto al Festival di Cannes con grande entusiasmo. Abbiamo una voglia matta di tornare a teatro e di raccontarvi i nuovi volti della scena contemporanea italiana. Comunque vada, saremo sempre qui per segnalarvi le nuove uscite, i top e i flop del mondo dello spettacolo.

Un luogo che si nutre di stupore e desiderio d’indagine

Che si parli di argomenti umanisti o scientifici, Cogito et Volo rappresenta uno spazio la cui unica regola è l’eclettismo. Vi abbiamo parlato di cose alte come l’arte e la letteratura, ma senza temere di cadere in basso riflettendo su quanto fossimo trash agli inizi di questo millennio. Del resto, questo è il posto giusto per chiedersi Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo? facendo eco ai dubbi che Gauguin aveva messo su tela più di un secolo fa. Ci siamo immersi senza boccaglio nel mondo universitario; abbiamo curiosato insieme a voi dentro a culture diverse dalla nostra, per poi tornare a sbirciare le eccellenze locali. Continueremo a cogitare, a pensare, offrendovi quanti più scorci della realtà ci sarà possibile.

Grazie alla diversità professionale del nostro team di autori, abbiamo seguito gli inizi della campagna vaccinale, raccontandovi cosa succede dietro le quinte della produzione di farmaci e vaccini. Ma sotto il grande cappello della scienza ci sono tante discipline, che hanno continuato a portare avanti (seppur con qualche fatica) la ricerca. È per questo che vi abbiamo raccontato di nuovi materiali e delle difficoltà del settore dell’elettronica, di cosa succede al cervello quando ascoltiamo la musica e di cosa succede quando cuciniamo, senza mai dimenticarci di guardare il cielo stellato. Per sfatare false credenze di ogni tipo abbiamo chiesto aiuto ad uno scienziato speciale, forse un po’ pazzo, che sui nostri canali social ha demolito le peggiori bestialità scientifiche.

Social: le piazze per connetterci con voi

I social network sono le nuove piazze”, dicevamo quasi due anni fa al lancio del nuovo sito. E come le piazze delle nostre città, ci teniamo a mantenerli vivi e vivaci, punto di contatto quando il contatto non è possibile. Durante lo scorso “anno editoriale”, Cogito et Volo è cresciuto molto sui social, formando una vera e propria squadra e stabilizzando la propria attività anche su Instagram. Oltre alle consuete pubblicazioni, le stories ci hanno permesso di interagire maggiormente con voi lettori. Proprio dalle stories sono nate le nuove “rubriche in pillole”, assaggi di articoli che potrete trovare solo alle nostre pagine Facebook e Instagram. Dopo il grande successo delle “bestialità scientifiche”, vi abbiamo proposto dei consigli di lettura con “Cogito et Lego”, rubriche che torneranno anche quest’anno ma non saranno le sole. Seguiteci sui nostri profili social per scoprire tutte le novità.

Cogito et Volo non smette mai di cercare: collabora con noi

Il cuore del nostro sito è la condivisione: dal latino con- e dividere, “spartire assieme” o “mettere in comune”, a sua volta da quel communico che è diventato il nostro “comunicare”, essere partecipe, essere in relazione con qualcuno. Questo è il fuoco attorno a cui ruota Cogito et Volo. I nostri collaboratori condividono i propri interessi, le proprie conoscenze e le proprie passioni, tra noi e con voi lettori. Il miglior modo per continuare a crescere, come sito e come persone, è essere aperti al contatto con gli altri. Per questo motivo siamo sempre felici di instaurare nuove collaborazioni! Se anche tu senti il bisogno di partecipare e rendere partecipi gli altri, contattaci tramite email, con una proposta di articolo, e ne parleremo assieme. Puoi considerare come riferimento le linee guida pubblicate per la nostra ultima call for papers o contattarci tramite social per qualsiasi dubbio.

Tra i flussi di immagini e parole che si riversano nei social network, a che serve un blog?

Un blog serve per gli assetati.

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Cogitoetvolo è un sito rivolto a chi non accetta luoghi comuni, vuole pensare con la propria testa e soprattutto essere protagonista del presente.

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